L'EMOZIONANTE STORIA

Gb, bimba nata con il cuore fuori dal corpo: sopravvissuta per miracolo

I genitori: "Erano tutti convinti che non ce l'avrebbe fatta, eccetto noi"

13 Dic 2017 - 13:16

    © ansa

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Una piccola creatura che incarna la speranza. È Vanellope Hope Wilkins, una bimba nata con il cuore fuori dal corpo sopravvissuta per miracolo. I medici confermano che è il primo caso nella storia della Gran Bretagna. La piccolina è nata prematura lo scorso 22 novembre tramite parto cesareo. Neanche 50 minuti di vita e già si è trovata ad affrontare il primo dei tre interventi chirurgici per “sistemare” il suo cuore all’interno del petto. Ora, nonostante i drammatici momenti, sta meglio. I primi a credere che Vanellope si sarebbe salvata sono stati i genitori. "Erano tutti convinti che non ce l'avrebbe fatta - hanno dichiarato - eccetto noi". Non a caso, infatti, il secondo nome della piccola è “Hope”, “speranza”.

La storia - La bimba è affetta da una malformazione estremamente rara: la ectopia cordis. I genitori - Naomi Findlay, 31 anni e Dean Wilkins, 43 - ne erano già a conoscenza perché lo avevano scoperto durante un’ecografia. "Eravamo molto spaventati, perché non avevamo idea di cosa sarebbe successo", hanno spiegato i due alla Bbc. Dopo aver fatto ulteriori test, però, la coppia non si è persa d’animo e ha deciso di portare avanti la gravidanza a tutti i costi.

"Ci consigliavano di ricorrere all’aborto - ha spiegato Dean - Ci dicevano che le possibilità di sopravvivenza di nostra figlia, una volta nata, sarebbero state praticamente nulle. Ma noi abbiamo sempre creduto che lei potesse farcela. È una combattente". "Non avevo intenzione di abortire. È come se la forza di Venellope desse a me la forza di andare avanti", ha raccontato Naomi.

Quando la bimba è nata, al Glenfield Hospital di Leicester, erano presenti almeno 50 medici. Da quel momento, Vanellope ha dovuto subire tre operazioni. L’ultima è consistita nel prendere la sua stessa pelle da sotto le braccia e spostarla sul suo petto. “È un miracolo”, ha detto Dean. Ora la bimba sta meglio, ma deve continuare a combattere perché la strada è ancora lunga. Il rischio più grande rimane l’infezione. Inoltre, la piccola è ancora attaccata al respiratore.

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