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"Rischiamo migliaia di morti è un dovere morale agire adesso", ha detto il premier in conferenza stampa
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Il premier britannico Boris Johnson ha annunciato l'entrata in vigore dalla settimana prossima di un lockdown nazionale bis in tutta l'Inghilterra per cercare di frenare la seconda ondata di contagi da coronavirus innescatasi nel Paese come altrove in Europa dopo l'estate. La restrizione, a differenza della primavera, non comprende tuttavia la chiusura di scuole e università: è prevista da giovedì 5 novembre al 2 dicembre.
"Se non agiamo ora" rischiamo di avere "migliaia di morti al giorno" tra alcune settimane, ha detto Johnson in una conferenza stampa evocando in quel caso "un disastro morale" per il servizio sanitario (Nhs) e il Paese. Il primo ministro ha difeso la scelta delle restrizioni locali adottate nelle ultime settimane, sottolineando "i costi del lockdown", ma di fronte ai nuovi dati ha formalizzato il via libera al lockdown bis da giovedì invitando di nuovo la popolazione a "restare a casa".
"Da giovedì fino all'inizio di dicembre dovete rimanere a casa e potete lasciarla solo per scuola, lavoro, esercizio fisico ma da soli ma senza persone di altre famiglie, per ragioni mediche e nel caso in cui foste in pericolo in casa, o per assistere persone alle quali servono cure", ha dichiarato. "Bar, ristoranti e pub devono rimanere chiusi salvo per le consegne e l'asporto", ha aggiunto Boris Johnson. "I negozi e le attività di intrattenimento non necessarie saranno chiusi" mentre "gli alimentari rimarranno aperti", ha detto ancora.
Johnson promette nuovi sussidi statali - Boris Johnson ha riconosciuto come una prospettiva "difficile" per il Paese quella del nuovo lockdown annunciato per 4 settimane in tutta l'Inghilterra, ma senza alternative di fronte all'attuale dinamica dei dati sulla diffusione del coronavirus: nel Regno Unito come pure in altri Paesi quali "Francia, Spagna, Germania e Belgio", ha enumerato. Per alleggerire il peso ulteriore del confinamento sull'economia e sulla vita delle persone, il premier conservatore ha reso nota la decisione parallela del suo governo di estendere a novembre e per tutta la durata del lockdown nazionale bis lo schema di sussidi statali da super cassa
integrazione destinati a coprire fino all'80% dei salari delle persone private dei loro redditi. Nello stesso tempo si è impegnato a rilanciare il sistema di test e tracciamento, rivelatosi in parte inefficace in questi mesi, e una "massiccia" diffusione ulteriore dei tamponi.