"Non puoi governare efficacemente se non hai un partito unito in Parlamento", ha spiegato l'ex premier
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Colpo di scena nella corsa alla successione di Liz Truss. L'ex premier britannico Boris Johnson rinuncia a candidarsi per la guida dei Tories e quindi per il ritorno a Downing Street. Dopo un weekend passato a chiedere supporto dai membri del Parlamento, BoJo aveva detto di aver superato le 100 nomination necessarie per presentarsi, ma rimaneva ben lontano dai numeri che si era guadagnato il diretto concorrente, Rishi Sunak, e aveva quindi concluso di non poter governare senza avere il supporto di un partito unito in Parlamento.
"Ci sono ottime possibilità che io abbia successo alle elezioni con i membri del Partito conservatore, e che possa davvero tornare a Downing Street - ha aggiunto Johnson - ma nel corso degli ultimi giorni sono purtroppo giunto alla conclusione che questa semplicemente non sarebbe la cosa giusta da fare. Non puoi governare efficacemente se non hai un partito unito in Parlamento".
"E anche se ho contattato sia Rishi Sunak che Penny Mordaunt, perché speravo che potessimo unirci nell'interesse nazionale, purtroppo non siamo stati in grado di trovare un modo per farlo", spiega Johnson nella nota riportata dalla Bbc.