Mick Senior dalla contea di Manchester ha trovato a casa ad attenderlo, dopo sei mesi d'ospedale, solo le due figlie di 16 e 12 anni, che hanno visto la madre, Beth Lau, morire dopo aver contratto anche lei il coronavirus
"Mi hanno detto: 'tua moglie è morta' e al funerale io non c'ero. E' stato devastante e mi ha sconvolto, il mio è stato un viaggio dall'inferno". Così Mick Senior, dipendente di un grossista di servizi alimentari nella Contea di Manchester, in Gran Bretagna, ha scoperto dopo sei mesi d'ospedale, tra ricovero e coma per Covid prima e per ictus poi, di aver perso la sua compagna di vita, Beth Lau, madre delle sue due figlie, Faye, 16 anni, e Sophie, 12. La donna aveva contratto il coronavirus dopo di lui, ma in poco tempo è deceduta, in casa. "L'ultimo ricordo che ho di lei è quando chiamò per me l'ambulanza", ha raccontato Mick Senior ai media britannici.
All'inizio del 2021 l'uomo è risultato positivo al Covid. Da qui, come racconta, parte il suo "viaggio dall'inferno": "Era un fine settimana e stavo portando mia figlia dalla Scozia a Ellesmere Port: è stato allora che il Covid ha preso il sopravvento. Mia moglie ha chiamato un'ambulanza e tutto ciò che ricordo era di essere stato in ospedale. Sono gli ultimi ricordi che ho prima di essere in terapia intensiva".
Tre settimane di terapia intensiva e l'ictus che arriva quando i sanitari tentano il suo risveglio. "Ho avuto un ictus quando hanno cercato di portarmi fuori dal coma, - continua Senior, - ciò significava che dovevo rimanere in ospedale molto più a lungo. Non mi sono reso conto fino al momento del risveglio completo che mia moglie non c'era più. Per tutto il tempo ho pensato: 'Torno a casa'".
Così quando l'uomo è finalmente tornato a casa, "ha iniziato ad aprire gli armadi e a vedere gli oggetti che gli ricordavano sua moglie, e questo per lui è stato incredibilmente sconvolgente", aggiunge Street.
Nell'abitazione di Farnworth, dove pensava di riabbracciare finalmente tutta la famiglia, ad aspettare il suo ritorno, infatti, erano rimaste solo le figlie, Faye e Sophie, anche loro seguite da specialisti. "Entrambe, infatti, - conclude Street, - avevano assistito a orrori che nessun bambino dovrebbe mai conoscere: la mamma deceduta in casa e non avere idea di cosa riservi il futuro".
La maggiore, Faye, è diventata una caregiver a tempo pieno per suo padre. "E' stato davvero difficile ed è davvero difficile adattarsi, - ha commentato. - Io e mia madre eravamo molto legate. La notte in cui l'ho persa ero così scioccata. Non pensi mai davvero che succederà a te. Ero sconvolta e arrabbiata e mi chiedo ancora: 'Perché proprio a noi?'. E oggi ci sono io al suo posto a prendermi cura di papà".