"Morirò in una clinica in Svizzera. Dal momento della diagnosi sapevo già che sarei ricorso all'eutanasia", afferma Simon Binner
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"Mi hanno diagnosticato la Sla il 7 gennaio del 2015. Mentre tornavo a casa già sapevo cosa avrei fatto quando sarebbe arrivato il momento. Sono morto nella clinica Eternal Spirit, in Svizzera il 19 ottobre del 2015". Con queste parole shock sulla sua pagina Linkedin un ingegnere inglese di 57 anni, Simon Binner, ha annunciato l'intenzione di ricorrere al suicidio assistito in una clinica di Basilea.
Da gennaio, riporta il Daily Mail, il 57enne è a conoscenza di essere affetto da una grave forma di sclerosi laterale amiotrofica e in questi mesi ha documentato il degenerare della malattia con diversi video postati su Facebook.
Ora l'annuncio finale su Linkedin nel quale fornisce anche i dettagli sul suo funerale che si svolgerà il 13 novembre. "Sono peggiorato molto velocemente. I medici pensavano che sarei vissuto fino al 2017-2018 ma si sbagliavano... Nessun problema! Non è una scienza esatta!", scrive ironicamente Binner che spiega come avrebbe preferito morire in Gran Bretagna, dove però il suicidio assistito è illegale.
"Non voglio andare in Svizzera, non voglio morire lì, in un ospedale. Volevo essere qui per Natale. Ma non posso", confessa l'ingegnere che definisce la legge britannica "insensata".
E' la seconda tragedia a colpire la famiglia Binner. Nel 2013 la figlia della moglie è morta a soli 18 anni di un raro cancro alle ossa.