Le due bimbe, di 6 e 7 anni, correvano senza sosta tra gli scaffali finché la madre non le ha messe in castigo accanto al banco di frutta e verdura
Due bambine, entrambe i capelli legati in una coda, vestite uguali, con una maglietta gialla, sedute all'indiana, con la faccia rivolta al bancone di frutta e verdura e con il capo piegato verso il basso. Alisa, sei anni, ed Ebano, sette, sono le protagoniste della foto scattata in un reparto di Tesco, famosa catena di supermercati inglese, e che ha fatto il giro dei social. Correvano senza sosta tra i corridoi e la madre, la 35enne Louise Palai, che vive con la famiglia a Ilkeston, in Inghilterra, per punirle, ha ordinato loro di sedersi e stare zitte e immobili per dieci minuti.
La fotografia, scattata da uno dei tanti clienti che si sono trovati ad assistere alla scena, è stata condivisa su Facebook. Così, in poco tempo, la storia della madre inglese che incurante del posto decide di mettere in castigo le sue bambine diventa virale.
I commenti si susseguoni veloci e, con grande sorpresa di molti, sono per la maggior parte solidali con la donna che, in tempi sicuramente caratterizzati da una maggior rilassatezza nell'educazione dei figli, ha scelto metodi che ricordano un po' quelli dei nonni.
"È un modo eccellente di essere genitori - ha commentato un utente - più efficace sicuramente di schiaffi o minacce". In effetti, Louise Palai, intervistata dai giornali locali, ha ammeso di preferire questa prassi ad altre, "come gridare per strada o picchiarli ", "cosa che - ha spiegato la donna - ho visto fare a molti genitori".
La madre ha raccontato che molte persone, vedendo le bimbe sedute in quella posizione in un luogo affollato, hanno lanciato occhiatacce, ma che il suo metodo di educazione tiene conto anche di quello: "Le mie figlie si sentivano osservate. L'imbarazzo provato ricorderà loro di non comportarsi male in futuro, in altre situazioni".
"Non è la prima volta che lo faccio - ha continuato -. Non mi interessa se siamo a casa o in strada con mille persone, devono imparare a comportarsi, specialmente in pubblico. Se non trovo una sedia, uno scalino, una panchina dove possono accomodarsi per stare ferme e riflettere in silenzio, per me possono sedersi anche a terra. La cosa importante è che imparino la lezione".
Il sistema adottato da Louise, in realtà, era stato già testato sulla figlia maggiore, oggi adolescente: "Anche lei un giorno si mise a correre come una matta da Tesco e io senza urlare o fare scenate inutili, le ordinai di sedersi e non rialzarsi finché non si fosse calmata".
E ancora: "Mi infastidisco quando vedo correre bambini in giro. Allo stesso modo ne saranno infastidite anche le altre persone. Ecco perché ho trovato questa soluzione e devo dire che funziona. Se i figli fanno capricci, in questo modo capiranno che il loro comportamento ha delle conseguenze. Vorrei incoraggiare anche gli altri genitori a fare la stessa cosa".
Un augurio che potrebbe non rimanere irrealizzato, se si pensa a quanti sui social hanno elogiato il suo gesto, vedendolo come un ottimo modo per - come scrive Sarah Mcnamara dal suo account Facebook - "insegnare ai piccoli come diventare adulti meravigliosi".