Si sta rompendo il muro di omertà a Westminster. Mentre le collaboratrici consigliano chi evitare, politici di entrambi gli schieramenti rivelano che si tratta di vessazioni antiche e note
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Alcuni membri del parlamento inglese sarebbero dei molestatori. La denuncia corre su una chat privata su WhatsApp, in cui alcune lavoratrici di Westminster si scambiano esperienze e avvertimenti su chi evitare. Dai rapporti sessuali negli uffici alle palate durante le feste, dai nomignoli espliciti alle richieste fuori luogo, queste rivelazioni potrebbero innescare una nuova ondata di rivelazioni di abusi che stavolta si abbatterebbe sulla politica di oltremanica.
I messaggi - "Non è sicuro prendere il taxi con quello", "Non entrate in ascensore con quell'altro". Sono solo alcuni dei messaggi con cui segretarie e aiutanti parlamentari inglesi provano a guardarsi le spalle l'un l'altra per difendersi dai deputati molestatori. Secondo quanto scoperto da The Sun, nella chat di parla di rapporti sessuali con addette dello staff negli uffici parlamentari, un ministro che palpeggia durante i rinfreschi, un deputato soprannominato "il re della disco" che fa altrettanto durante i viaggi all'estero, un politico che chiede al suo staff di comprare sex toys come regali, e altri fatti analoghi.
Crepe nel muro di silenzio - A Westminster c'è molta omertà e finora questo genere di scandali è sempre stato ridotto al silenzio, anche per non far cadere governi tenuti in piedi da esili maggioranze. Ora però qualcosa sembra muoversi e sui nomi iniziano a circolare le prime soffiate anonime. Una fonte parlamentare riferisce che "Ci sono i soliti vecchi sospettati, ma anche alcune giovani sorprese". Ma c'è anche chi ci mette la faccia. Il laburista John Mann ha dichiarato di essere pronto a rivelare il nome di un compagno di partito che tratta le giovani donne "orribilmente". La baronessa conservatrice Anne Jenkins ha rivelato che "Gli uomini ci provano sempre. Ti dicono: 'Ti ho sognata stanotte'. Questo genere di frasi colpiscono le persone in maniera differente". L'ex ministra Maria Miller ha affermato di "aver subito molte più molestie sessuali da parlamentare che nei 20 anni precedenti di carriera nel mondo del marketing".