Gli esperti e la Corte d'Appello hanno approvato la richiesta dopo anni di battaglie legali
Mamma al cubo. Questo è il futuro di una donna inglese che sta lottando da cinque anni per poter utilizzare gli ovuli della figlia defunta per la fecondazione in vitro. Gli specialisti hanno accolto la richiesta della 60enne, che andrà negli Stati Uniti per sottoporsi alla fecondazione, dopo che anche la Corte d'Appello ha approvato la richiesta. Dopo anni di battaglie legali, la donna potrebbe quindi diventare mamma del nipotino.
La donna ha dichiarato di aver promesso alla figlia malata di ricorrere alla fecondazione con i suoi ovuli. La Human Fertilisation and Embryology Authority, l'organizzazione che regola le tecniche di fecondazione nelle cliniche inglesi, non era convinta che la figlia potesse essere d'accordo, non avendo le prove. E' stata la Corte d'Appello inglese ad approvare la richiesta della donna, che, secondo i giudici, ha dimostrato che la volontà della figlia c'era e ci sarebbe stata se fosse stata ancora in vita.