394 i voti contrari

Germania, il Bundestag revoca la fiducia a Scholz: elezioni anticipate il 23 febbraio

Il risultato è stato netto: 394 parlamentari hanno votato contro il governo, 207 a favore. Affinché il cancelliere conservasse la fiducia sarebbero state necessarie 367 preferenze

16 Dic 2024 - 20:36

In Germania, il Bundestag ha votato contro la richiesta di fiducia da parte del cancelliere Olaf Scholz, aprendo così la strada alle elezioni anticipate che si terranno il 23 febbraio. Il risultato è stato netto: 394 parlamentari hanno votato contro il governo, 207 a favore. Si sono astenuti 116 deputati. Perché Scholz conservasse la fiducia sarebbero stati necessari 367 voti.

Cosa succede ora in Germania, come funziona l'iter politico

 A questo punto l'iter prevede che Scholz si rechi dal presidente tedesco, Frank-Walter Steinmeier, per chiedergli di sciogliere il Parlamento e indire elezioni anticipate. Il voto anticipato arriverà circa sette mesi prima della scadenza naturale di legislatura. Nel dettaglio, il presidente tedesco ha precisamente 21 giorni di tempo per decidere se i tedeschi andranno alle urne entro i prossimi 60. Steinmeier aveva comunque segnalato già nelle scorse settimane di essere d'accordo sull'ipotesi di votare il 23 febbraio.

Scholz contro i liberali tedeschi

 "La politica non è un gioco", ha affermato Scholz nel dibattito che ha preceduto il voto di fiducia, puntando il dito contro il partito liberale Fdp per il crollo della coalizione di governo. Il cancelliere tedesco ha accusato i liberali di aver "sabotato il proprio governo" e di "teatralità, che non danneggia solo l'immagine di un singolo governo, ma anche di questa stessa democrazia".

Scholz approfitta della mozione per illustrare il suo programma elettorale

 Secondo quanto riportato dalla testata Deutsche Welle, Scholz ha usato il discorso sulla mozione di fiducia anche per illustrare il proprio programma, se rieletto alle elezioni anticipate previste per febbraio. Il cancelliere ha promesso di promuovere l'energia rinnovabile, di rinnovare le infrastrutture e di rimuovere gli ostacoli burocratici. Scholz ha quindi sostenuto la necessità di "investimenti massicci nella nostra sicurezza e difesa", a fronte di "una potenza nucleare altamente armata che oggi sta conducendo una guerra in Europa a sole due ore di volo da qui".

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