"L'Alternative fuer Deutscheland si oppone a tutto ciò che il nostro partito e il nostro Paese hanno costruito: all'Occidente, all'euro, alla Nato. Noi vinceremo le elezioni. Non lasceremo il Paese ai populisti"
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In Germania, all'indomani delle forti proteste per l'asse con l'Afd sulla mozione migranti passata la settimana scorsa al Bundestag, i cristiano-democratici chiudono all'ultradestra. "Noi possiamo assicurare una cosa: con il partito che si fa chiamare Alternative fuer Duetschland non collaboreremo, né prima, né dopo. Mai", assicura il leader della Cdu e candidato cancelliere, Friedrich Merz, parlando da Berlino al congresso di partito. Le sue parole sono state accolte con una doppia ovazione dai delegati della Cdu in sala.
"Afd si riconosce contro tutto quello che il nostro partito e il nostro Paese ha costruito", ha continuato. E' contro l'euro, contro la Nato, ha elencato, "e noi faremo di tutto per renderlo il più piccolo possibile. Non ci sarà alcuna collaborazione, nessuna concessione e nessun governo di minoranza. Assolutamente nulla". E ha affermato di voler spedire Afd "ai margini, dove è giusto che stia". La presa di posizione arriva dopo che la Cdu e l'Afd hanno votato insieme per la mozione anti-migranti, che è poi stata bocciata in Parlamento.
Proprio sulla scia delle polemiche legate alla mozione c'è stata una grande protesta a Berlino nel corteo che ha contestato Afd e Cdu, e che ha coinvolto 250mila persone. E Merz ha dichiarato: "Noi siamo molto decisi. Tra venti giorni si decideranno le elezioni federali del 2025. Vinceremo queste elezioni con un ottimo risultato".
Il leader della Cdu ha inoltre sottolineato la sua intenzione di non voler lasciare il Paese ai populisti e ha spiegato: "Stiamo lottando per un cambiamento della politica in Germania. Ecco perché questa elezione del Bundestag è anche un'elezione per l'approvazione del nostro ordine democratico. Dobbiamo dimostrare che questo ordine è ancora in grado di affrontare le sfide che ci attendono. Altrimenti la Germania rischia di scivolare verso il populismo di sinistra o di destra".
"La Germania è al terzo anno di seguito di recessione - ha detto ancora Merz alla Cdu -. In nessun altro momento della storia del dopoguerra e in nessun altro Paese industriale del mondo accade questo". Ha inoltre accusato il governo "semaforo" di aver portato avanti "una politica economica verde" che conduce alla "deindustrializzazione". E ha aggiunto: "Via i lobbisti delle ong verdi" dal ministero dell'Economia.
Il candidato della Cdu è poi intervenuto sul tema della guerra in Ucraina e ha chiarito: "La minaccia alla nostra sicurezza non consiste più unicamente nella minaccia militare di una guerra di aggressione. Anche per noi la minaccia proveniente dalla Russia è molto reale. L'Ucraina sta attualmente pagando il prezzo più amaro per il suo disarmo unilaterale dopo il 1994. Vogliamo essere in grado di difenderci per non doverci difendere".