Secondo i giudici, il gruppo xenofobo non pone una reale minaccia all'ordine democratico
La Corte suprema tedesca ha respinto la domanda del Bundesrat, il Senato federale, di vietare il partito neonazista Npd in Germania, sostenendo che il gruppo xenofobo non pone una reale minaccia all'ordine democratico. La richiesta era stata presentata alla fine del 2013. "Npd - ha detto il presidente della Corte, Andreas Vosskuhle - persegue obiettivi anticostituzionali, ma non c'è al momento una prova concreta che suggerisca che ce la possa fare".
Il partito di estrema destra tedesca raggiunge infatti livelli bassissimi di consenso, è rappresentato soltanto nei Comuni, l'ingresso al Bundestag viene impedito dalla soglia minima del 5%, e ha un solo rappresentante nel Parlamento europeo.
Secondo tentativo fallito di bandire l'Npd - E' la seconda volta che un tentativo di far bandire il partito dalla corte costituzionale fallisce. Il primo ricorso, avviato dal governo e dalle camere parlamentari, fu rigettato nel 2003. Stavolta soltanto il Bundesrat (Camera federale) ha agito contro gli estremisti di destra, per provare a farli fuori definitivamente dalla scena politica.