Dopo il crollo di consensi nelle ultime elezioni, il partito degli ambientalisti tedeschi ammette la crisi profonda e cambia in blocco i vertici. Crescono le incertezze negli equilibri della maggioranza in vista del voto nel 2025
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Bocciature, batoste elettorali, flop su flop, crollo di consensi nelle tre regioni della Germania dell’est . L’onda verde in Germania non solo si è arrestata ma ha prodotto un maremoto nella politica tedesca con le dimissioni in blocco dei leader del partito. Un colpo di scena dopo l’ultimo responso impietoso arrivato dall’esito del voto in Brandeburgo dove il partito ecologista è sceso dal 10,7 al 4,1 per cento non riuscendo a superare così la soglia del 5% richiesta per entrare in Parlamento. Un’emorragia di preferenze confermata anche delle recenti elezioni in Turingia e Sassonia e dal tracollo nei sondaggi elettorali nazionali. Per non parlare del risultato delle recenti elezioni europee dove il sostegno ai leader dei Grunen è sceso drasticamente con ben 8 punti percentuali in meno rispetto al 2019.
Secondo quanto riportato dal quotidiano tedesco "Bild", Franziska Brantner, attualmente sottosegretario di Stato presso il ministro dell'Economia e Felix Banaszak, deputato del Parlamento tedesco ed ex capo dirigente della Gioventù Verde, saranno i due nuovi leader alla guida del partito.
Un bruttissimo colpo per la maggiore delle storiche formazioni ecologiste europee . Una crisi profonda da cui il Direttivo non vede via di uscita se non attraverso un cambio di rotta radicale. Così, con queste parole amare, i leader annunciano la decisione di lasciare: "Serve un nuovo inizio. È tempo dimettere il destino di questo meraviglioso partito in nuove mani", ha continuato la responsabile federale Nouripour: "Il voto in Brandeburgo di domenica scorsa è il segnale del fatto che il nostro partito versa nella peggiore crisi dell'ultima decade. È doveroso superare questa crisi".
Unsere Partei hat uns das Vertrauen ausgesprochen, sie als Vorsitzende zu führen – das ist Ehre, Privileg und Verpflichtung zur Verantwortung zugleich. Die Verantwortung, im besten Sinne der Partei zu handeln, übernehmen wir. Deswegen lege ich zum Parteitag mein Amt nieder. pic.twitter.com/zLnEtHVabO
— Ricarda Lang (@Ricarda_Lang) September 25, 2024
"Vogliamo che questo partito s'impegni per il futuro, e ci assumiamo la responsabilità promettendo un nuovo inizio. Siamo molto orgogliosi di quello che abbiamo fatto, abbiamo guidato il partito in tempi difficili", ha detto la co-leader del Verdi tedeschi Ricarda Lang, annunciando così la decisione di lasciare dopo il crollo alle urne nelle tre regioni tedesche.
In gioco però non c’è solo il futuro del gruppo politico ma anche gli equilibri interni alla coalizione di governo, sempre più fragile. La vittoria dei Socialdemocratici in Brandeburgo infatti, fortino dell’Spd, ha evitato una crisi di governo immediata, ma la coalizione resta debole in vista anche delle prossime elezioni nazionali del 2025. E ora, lo scossone nel partito dei verdi, che fa parte della maggioranza, potrebbe avere l’effetto di aggiungere nuove incertezze sul cammino del Cancelliere Scholz, già in crisi di popolarità. Tutto al momento è rimandato ai prossimi mesi: i successori dei leader dei Verdi saranno votati a novembre al congresso che si terrà a Wiesbaden.