Perquisizioni all'alba in diverse città del Nordreno-Vestfalia contro alcuni predicatori. L'accusa è di sostegno ad organizzazione terroristica all'estero
La polizia tedesca ha compiuto all'alba diverse perquisizioni in alcune città del Nordreno-Vestfalia (tra cui Duesseldorf, Duisburg e Dortmund) contro sospetti legati all'estremismo islamico. Lo riferiscono media tedeschi. L'azione, condotta da 150 agenti, ha avuto come obiettivo predicatori che secondo l'accusa reclutavano giovani per combattere in Siria e Iraq: con le perquisizioni gli inquirenti cercavano le prove del loro coinvolgimento.
A riferire delle operazioni è stata la Westdeutsche Allgemeinte Zeitung, citando la polizia criminale federale. L'accusa contro gli imam coinvolti è di sostegno ad organizzazione terroristica all'estero. Alle operazioni hanno partecipato 150 agenti federali e del Land e la testata tedesca riferisce che alcuni obiettivi erano tenuti sotto controllo da tempo. Tra loro, le strutture dell'agenzia turistica di Hasan C. a Duisburg, che a fianco degli uffici aveva allestito una sorta di classe per corsi islamici. Sarebbe proprio questo il luogo in cui si radicalizzarono i due presunti assalitori del tempio sikh di Essen, Yussuf T. e Mohammed B. Il proprietario dell'agenzia è sospettato di contatti con la scena salafita e in Siria.
Ministro Interno tedesco: "Allentare il segreto medico" - Per rafforzare la lotta al terrorismo, il ministro dell'Interno Thomas de Maizière chiede di allentare il segreto professionale dei medici e accelerare l'espulsione degli stranieri pericolosi e condannati dalla giustizia, come riferisce la Bild. De Maizière presenterà giovedì a Berlino le "misure per l'innalzamento della sicurezza in Germania". Una modifica di legge dovrebbe permettere ai medici di informare le autorità di sicurezza qualora venissero a conoscenza della preparazione di attentati o atti violenti da parte di loro pazienti. Inoltre l'arresto, classificato come "pericolo per la sicurezza interna", dovrebbe diventare motivo per la rapida espulsione di uno straniero.