Marcia indietro

Germania, l'Spd pronta a dialogare con la Merkel per una "Grande coalizione"

La retromarcia arriverebbe in nome del bene del Paese e dell’Europa, nonostante il rifiuto espresso prima e dopo il voto del 24 settembre di governare con la Cdu-Csu della cancelliera

24 Nov 2017 - 13:17
 © ansa

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Passo indietro di Martin Schulz in nome del superiore bene della Germania ma anche dell’Unione Europea. Nonostante prima e dopo il voto di settembre abbia sempre sostenuto la sua ferma opposizione alla Merkel, ora sarebbe pronto ad aprire ad un quarto governo guidato dalla Cancelliera: il futuro politico della Germania potrebbe non essere diverso dal recente passato,ossia dalla Grosse Koalition. Dopo la rottura dei negoziati fra cristiano-democratici, Verdi e liberali, il pressing sul leader dei socialdemocratici è montato senza sosta, ad opera soprattutto del suo compagno di partito, Walter Steinmeier, eletto lo scorso marzo alla presidenza della Repubblica.

Steinmeier, fin dall’inizio della crisi, aveva chiesto ai partiti un atto di responsabilità, invitandoli al tavolo dei negoziati e a trovare un accordo che scongiurasse un ritorno alle urne che nella storia tedesca avrebbe rappresentato un clamoroso inedito. Così, dopo un faccia a faccia a palazzo Bellevue col presidente e dopo una maratona notturna di discussioni all’interno del suo partito, Schulz ha innanzitutto smentito voci su proprie dimissioni, facendo poi dichiarare che “il dialogo è importante: i socialdemocratici non si negheranno ai colloqui con la Merkel". Tra le ipotesi, la formazione di un governo di minoranza con l’appoggio esterno della Spd.

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