VERSO LA QUINTA ONDATA

Germania, verso obbligo vaccinale contro Omicron | Gb, "potrebbe essere già tardi per fermare la variante"

In Gran Bretagna +127% contagi in tre settimane. L'Olanda entra in lockdown, stretta anche in Danimarca, mentre Israele blinda i suoi cieli. Gli Usa rischiano un milione di casi al giorno

19 Dic 2021 - 21:02
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Il neoministro della Salute all'Ard tedesco Karl Lauterbach rassicura: prima di Natale non ci sarà un lockdown. Ma i contagi Covid sembrano inarrestabili e la soluzione proposta da Lauterbach è molto lapidaria: "Avremo una quinta ondata, perché abbiamo oltrepassato un numero critico di infezioni Omicron. Questa ondata non può più essere fermata, ma può essere combattuta con i vaccini obbligatori".

La corsa di Omicron stravolge il Natale nel mondo Mentre la diffusione della nuova variante del Covid-19 continua a crescere, con altri 12mila casi in Gran Bretagna e una presenza ormai dominante tra i nuovi contagi in Irlanda, l'Europa si prepara a feste sempre più blindate, con l'annuncio di un semi-lockdown in Danimarca che si aggiunge a quello più duro in vigore nei Paesi Bassi. E la stretta su viaggi e contatti sociali si impone anche fuori dal Vecchio continente, da New York che ha toccato il record di quasi 22mila contagi a Israele che blinda i suoi cieli, rendendo di fatto impossibile viaggiare verso altri 10 Paesi, tra cui l'Italia.

L'epicentro europeo del nuovo ceppo è la Gran Bretagna L'epicentro europeo del nuovo ceppo, la cui rapidità di diffusione ipotizzata dagli esperti sembra confermarsi con il passare dei giorni, resta la Gran Bretagna, dove i casi sequenziati sono complessivamente 37.101. "Potrebbe essere troppo tardi per rispondere a Omicron", ha affermato in un editoriale sul Sunday Telegraph il ministro della Salute britannico, Sajid Javid, secondo cui non è possibile escludere misure restrittive anche prima di Natale.

Contagi aumentati del 127% in tre settimane Se i nuovi contagi totali sono leggermente scesi - come spesso avviene la domenica - a 82.886, l'aumento rispetto a tre settimane fa, prima dell'individuazione della variante, è del 127%. E in Irlanda del Nord la vicepremier Michelle O'Neill ha avvertito che potrebbe colpire il Paese "come una tonnellata di mattoni", provocando nello scenario peggiore 30mila casi al giorno.

Restrizioni e nuove misure in Danimarca, Olanda e Svizzera A pochi giorni dal Natale accelera così anche la stretta. La Danimarca, seconda solo alla Gran Bretagna per la diffusione di Omicron in Europa, chiuderà per un mese teatri, cinema e parchi divertimenti, mentre a bar e ristoranti sarà imposto un coprifuoco alle 23. E domenica è partito il lockdown in Olanda - il più rigido dalla scoperta della variante - dove almeno fino a metà gennaio resteranno aperti solo i negozi essenziali, come i supermercati. Nuove restrizioni da lunedì anche in Svizzera: solo vaccinati e guariti potranno accedere a ristoranti, cinema, centri fitness e musei.

Limitazioni per i viaggiatori in Germania e Israele In questo scenario crescono anche le limitazioni ai viaggi. La Germania ha imposto una quarantena di due settimane a chi arriva dalla Gran Bretagna, anche se vaccinato, mentre tra martedì e mercoledì entrerà in vigore una stretta che impedirà agli israeliani di recarsi in altri 10 Paesi, tra cui Italia e Usa.

A Fiumicino i controlli anti Covid per chi arriva dall'estero

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Gli Usa rischiano un milione di casi al giorno E proprio negli Stati Uniti arriva l'allarme del direttore uscente del National Institutes of Health, Francis Collins, secondo cui dopo il picco a New York l'intero Paese rischia un milione di casi al giorno. Anthony Fauci, il super esperto americano di malattie infettive e consigliere dell'amministrazione Biden, afferma: "Al momento lockdown sono improbabili ma gli ospedali saranno sotto pressione, soprattutto nelle aree con un basso tasso di vaccinazione".

Monito di Bruxelles: "Correre con le terze dosi" Insieme alle restrizioni, per contrastare il virus prosegue la corsa ai booster. Per spingere ancora le vaccinazioni, la Commissione europea ha concordato di accelerare la consegna di Pfizer negli Stati membri, con altre 20 milioni di dosi in arrivo nei primi tre mesi del prossimo anno, oltre alle 195 milioni già programmate. "Tenendo conto del rapido aumento previsto delle infezioni dovuto alla variante Omicron", spiega Bruxelles, l'immunizzazione "è ora più urgente che mai".

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