Alla domanda se provasse rimorsi aveva risposto serena: "Se sono colpevole io lo è tutto il popolo tedesco"
È morta a 106 anni Brunhilde Pomsel, ex segretaria del ministro della Propaganda nazista, Joseph Goebbels. Ne ha dato notizia il regista Christian Krones, autore del documentario "Una vita tedesca", nella quale la donna ha raccontato la sua storia e i suoi anni al servizio di uno dei gerarchi nazisti più conosciuti, ribadendo di non essere mai stata a conoscenza riguardo i piani di sterminio di massa degli ebrei. Secondo Krones, la donna è morta il 27 gennaio, proprio il giorno in cui si celebra la giornata della memoria per ricordare le vittime dell’Olocausto.
Nata a Berlino nel 1911, lavorò prima come stenografa per un avvocato ebreo e poi come dattilografa per un nazionalista di estrema destra. Per un breve periodo gli incarichi coincisero fino al 1933, anno dell'ascesa di Hitler, quando venne trasferita all’ufficio trasmissione del Reich per poi passare al Ministero della Propaganda al fianco di Goebbels. Alla fine della seconda guerra mondiale, venne condannata a cinque anni di carcere in Unione Sovietica. Scontata la pena, tornò in Germania dove iniziò a lavorare in radio e si sposò.
Nel giorno del suo 100esimo compleanno, nel 2011, per la prima volta parlò in pubblico di Goebbels e alla domanda riguardo la sua reponsabilità nei piani di sterminio, rispose: "Non provo nessun senso di colpa. Se sono colpevole io lo è anche il popolo tedesco".