Nuove regole sulla "naturalizzazione" verranno discusse nel gabinetto di governo, l'obiettivo della maggioranza è garantire diritti e doveri a "chi vive e lavora stabilmente in Germania"
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Ottenere la cittadinanza tedesca dovrà essere più semplice. Ne è convinto il cancelliere tedesco Olaf Scholz che si è esposto pubblicamente a favore degli stranieri, anche sui propri canali social. "Chi vive e lavora stabilmente in Germania deve anche poter votare ed essere eletto, deve far parte del nostro Paese, con tutti i diritti e i doveri che ne conseguono. E questo indipendentemente dall'origine, dal colore della pelle o dalla confessione religiosa", sono le parole pronunciate da Scholz a Berlino.
Scholz si è così posizionato pubblicamente in favore di un'imminente riforma della legge sull'acquisizione della cittadinanza tedesca per gli stranieri. Secondo il nuovo meccanismo proposto dalla ministra tedesca dell'Interno, Nancy Faeser, la naturalizzazione degli stranieri in Germania sarà più semplice.
I soggetti coinvolti - La riforma, che verrà discussa a fine mese nel gabinetto di governo, prevede nuove regole per l'acquisizione della cittadinanza per i residenti, per i figli degli immigrati e per le persone di età superiore ai 67 anni. Prevista anche la rimozione degli ostacoli alla doppia cittadinanza.
Riduzione dei tempi - Il tempo di residenza necessaria per diventare cittadini tedeschi è stata ridotta da otto a cinque anni (e talvolta addirittura a tre). Sono stati studiati tempi più brevi anche per l'acquisizione dello status di cittadini per i figli degli immigrati e percorsi semplificati per la naturalizzazione degli over 67.
Il dibattito interno al Parlamento - Le parole di Scholz sembrano rispondere a una discussione interna alla coalizione di maggioranza, dove i liberali Fdp si erano espressi criticamente contro i piani di Faeser. Anche l'opposizione Cdu-Csu ha criticato la bozza della ministra dell'Interno. Come riporta Dpa, Faeser ha personalmente risposto all'opposizione, dicendo che i cristiano-democratici devono "finalmente arrivare nel 21° secolo".