La Germania al voto per il dopo Merkel
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Il candidato dell'Spd è a favore di una coalizione "semaforo": "Gli elettori si sono espressi chiaramente". Vice Cancelliere e ministro delle Finanze in carica, è ritenuto rassicurante per i modi sobri
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Il candidato cancelliere dell'Spd Olaf Scholz si è espresso a favore di una coalizione "semaforo" con i liberali dell'Fdp e i Verdi, dopo la chiara vittoria elettorale del suo partito. "Tre partiti hanno vinto domenica e hanno così ricevuto il mandato" di formare un nuovo governo" Spd, Verdi e Fdp", ha detto il ministro delle Finanze parlando alla sede dei socialdemocratici a Berlino. Ma chi è il possibile successore della Merkel?
Anche il manager federale dei Verdi Michael Kellner si è espresso chiaramente in un'intervista ad Ard Morgenmagazin: "La gente vuole Olaf Scholz come cancelliere, non Armin Laschet", ha detto riferendosi al leader dei Cristianodemocratici di Angela Merkel. In attesa della lunga fase di colloqui e nogoziati in vista della formazione della coalizione che guiderà il Paese, ecco un ritratto di Olaf Scholz, il più probabile successore della Merkel e nuovo cancelliere tedesco.
Vice Cancelliere e ministro delle Finanze - Il 63enne Scholz è vice Cancelliere dal 2018 e ministro delle Finanze. E' considerato l'uomo che ha resuscitato la Spd, il partito socialdemocratico tedesco, che fino a pochi mesi prima delle elezioni sembrava fuori da giochi, destinato ad assistere alla vittoria di Verdi e Cdu. Invece i socialdemocratici hanno ottenuto il 25,7%, vincendo le elezioni. Nei dibattiti televisivi e nei mesi di campagna elettorale, Scholz ha guadagnato credibilità come erede della Merkel grazie ai modi sobri e alla competenza dimostrata sui temi trattati.
L'inizio della carriera politica - La sua lunga carriera politica è iniziata, a oli 17 anni, proprio nelle fila della Spd, guidando l'organizzazione giovanile degli Jusos e poi della Jusy. Laureato in legge ad Amburgo, è stato segretario di zona del partito negli anni '90 poi segretario della Spd prorpio ad Amburgo. Al Bundestag, il Parlamento di Berlino, ha messo piede la prima volta nel 1998. Dal 2002 al 2004 è stato segretario generale della Spd, durante l’ultimo periodo della leadership di Gerhard Schroder, ultimo cancelliere espresso dal centrosinistra.
Nel primo governo Merkel - Nel 2007 è entrato, grazie a una visione più "centrista", membro del primo governo Merkel come ministro per il Lavoro e gli Affari sociali. Dal 2011 al 2018, quando già era il numero due dei socialdemocratici, è stato sindaco di Amburgo: in quegli anni ha dedicato la sua attività soprattutto alla costruzione di alloggi, alla diminuzione delle tasse in scuole e asili e a maggior investimenti nei trasporti.
La candidatura alla Cancelleria - Nel 2018 è diventato ministro delle Finanze del governo Merkel ma soprattutto è diventato a tutti gli effetti il successore di Martin Schulz come commissario dell'Spd, anche se per un breve periodo. Ad agosto il partito, nonostante diverse correnti e divisioni interne, ha deciso di puntare su di lui per la cancelleria.
Il programma in campagna elettorale - Quali sono i temi sui cui ha insistito Scholz in campagna elettorale? Di certo ha cercato il giusto mix tra l'essere l'uomo di sinistra (attento alle tasse, alla patrimoniale e al salario minimo) e la capacità di mostrarsi rassicurante anche per i seguaci della Merkel, sensibili alla competenza e all'affidabilità.
Apprezzato dagli elettori - Gli elettori lo ritengono appunto rassicurante ma anche in grado di dare la giusta continuità alla lunga "era Merkel" avendo fatto parte di due dei suoi governi ed essendo ancora oggi vice Cancelliere. Durante il periodo della pandemia, in quanto ministro delle Finanze, è stato apprezzato soprattutto per aver rivisto alcuni dogmi economici tipicamente tedeschi sul debito pubblico, sbloccando aiuti importanti per la ripartenza del Paese. Scholz potrebbe essere così il primo esponente socialdemocratico a conquistare il ruolo di cancelliere 16 anni dopo la sconfitta di Schroder proprio contro Angela Merkel.
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