Il Tar di Monaco ha accolto il ricorso di un 26enne secondo cui i posti rosa "sono un insulto alla parità"
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Mai più posti auto riservati alla donne in Baviera perché "discriminatori". Il tribunale di Monaco, in Germania, ha accolto il ricorso di un uomo intenzionato a far sparire i parcheggi rosa di Eichstatt, in Baviera. Arrivato dal Nord-Reno-Westfalia, il 26enne Dominik B. Bayer ha avuto difficoltà a trovare un posto auto. Da qui Bayer, studente di legge, ha messo in atto le sue conoscenze giuridiche e si è rivolto al Tar bavarese. La segnaletica verticale riservata alle donne, per il 26enne, infrange la legge e la costituzione: i posti rosa sarebbero lesivi dei principi che sanciscono la parità dei sessi. Inoltre, per il ricorrente, le quote di parcheggio sarebbero un insulto rivolto al sesso femminile, riconosciuto come poco abile a provvedere a se stesso.
C'è da dire che in Germania i posti tematici sono diffusi e molto rispettati. Da quelli riservati per legge ai disabili a quelli dedicati alle auto che trasportano bambini. Quelli per le donne erano stati introdotti nel 2016 dopo lo stupro di una donna nella cittadina bavarese. Il comune aveva pensato di riservare al gentil sesso i posti auto più illuminati e più vicini alle entrate degli edifici.
Il tribunale amministrativo bavarese però ha dato ragione sia a Bayer che all'amministrazione pubblica: i cartelli che obbligano a lasciare il posto libero alle donne saranno presto rimossi, ma il comune potrà sostituirli con altri che chiedono di cedere cavallerescamente, il posto alla donna. Poiché in Germania la chiarezza è d'obbligo, la nuova segnaletica dovrà indicare che l'uomo "non cavaliere" non subirà conseguenze legali se userà il posto rosa.