hanno tra i 14 e i 16 anni

Giappone, gang di hacker adolescenti truffa gigante della telefonia usando IA

In tre, dai 14 ai 16 anni, sono accusati di aver venduto almeno 2.500 linee mobili ottenute illegalmente, guadagnando circa 7,5 milioni di yen (50mila euro) in criptovaluta

28 Feb 2025 - 10:08
 © Afp

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Tre ragazzi tra i 14 e i 16 anni sono stati arrestati in Giappone per essere riusciti a realizzare una truffa contro una delle più importanti compagnie di telefonia mobile, Rakuten Group, con l'aiuto di un programma sviluppato probabilmente con l'aiuto del chatbot d'intelligenza artificiale ChatGPT. Lo ha reso noto la polizia di Tokyo, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa Kyodo. I tre adolescenti sono accusati di aver venduto almeno 2.500 linee mobili ottenute illegalmente, guadagnando circa 7,5 milioni di yen (50mila euro) in criptovaluta, secondo le indagini.

Provenienti da città diverse del Giappone, si ritiene che si siano conosciuti attraverso piattaforme di gaming online. Tra maggio e agosto, ciascuno di loro avrebbe avuto accesso ai sistemi di Rakuten Mobile per stipulare contratti a nome di altre persone. Le forze dell'ordine hanno rinvenuto circa 3,3 miliardi di combinazioni di ID e password sui computer dei sospettati, dati che si crede siano stati acquistati da terzi tramite l'app di messaggistica criptata Telegram.

I tre hanno utilizzato un programma che tentava automaticamente di accedere ai sistemi di Rakuten Mobile, impiegando le combinazioni di ID e password, estraeva poi gli account a cui riusciva ad accedere e stipulava contratti con gli account. Secondo la polizia, l'intelligenza artificiale generativa è stata impiegata per potenziare le capacità di elaborazione del programma.

Il programma è stato sviluppato principalmente dal sedicenne, studente delle scuole superiori della Prefettura di Gifu. Il quindicenne, studente delle medie della Prefettura di Shiga, è sospettato, invece, di essere l'artefice del piano e avrebbe dichiarato alla polizia di aver voluto "ottenere attenzione sui social media", mentre gli altri due sosterrebbero di aver agito per mero interesse economico, secondo quanto riferito dall'agenzia Kyodo. Si ritiene che gli adolescenti abbiano utilizzato il denaro guadagnato per acquistare console da gioco e scommettere in casinò online.

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