Nel Paese si indaga su una ottantina di decessi. Le vittime avrebbero assunto compresse da banco contro il colesterolo a base di riso rosso fermentato
La homepage della casa farmaceutica Kobayashi Pharmaceutical © Kobayashi Pharmaceutical
In Giappone la casa farmaceutica e azienda produttrice di integratori alimentari Kobayashi Pharmaceutical ha comunicato le dimissioni del direttore generale Akihiro Kobayashi e del presidente Kazumasa Kobayashi "per chiarire la responsabilità esecutiva su una serie di azioni della nostra azienda legate alla questione del farmaco da banco "Beni kojì". Le dimissioni dei due massimi dirigenti, entrambi appartenenti alla famiglia fondatrice, giungono dopo la pubblicazione di un'indagine in cui a società ha ammesso ritardi nella comunicazione ai consumatori di potenziali rischi, e la mancanza di tempestività nel richiamo dei prodotti. Ad oggi ci sarebbero 80 morti sospette dopo che le vittime avrebbero assunto l'integratore
Secondo la Kobayashi, il numero di decessi potenzialmente legati al consumo di integratori ha raggiunto quota 101, una cifra che comprende quattro persone che l'azienda aveva annunciato a marzo essere morte dopo aver assunto gli integratori "beni-koji". Negli ingredienti degli integratori è stata rilevata una sostanza simile alla muffa che potrebbe essere dannosa per i reni, e che si pensa aver causato la malattia. Il rapporto sottolinea inoltre che anche i dipendenti dell'azienda erano consapevoli della formazione di una muffa blu durante il processo di produzione degli integratori.
I primi allarmi sono stati resi pubblici il 22 marzo, circa due mesi dopo alcuni segnali dei potenziali effetti negativi dei suoi integratori a meta' gennaio, sollevati a margine di una segnalazione di un medico. A marzo la Kobayashi Pharmaceutical aveva ritirato dal mercato tre marche di integratori alimentari dopo i reclami di alcuni clienti per problemi ai reni. Poi il ritrovamento di una sostanza simile alla muffa che potrebbe essere dannosa per i reni, e che si pensa aver causato la malattia. Il rapporto sottolinea inoltre che anche i dipendenti dell'azienda erano consapevoli della formazione di una muffa blu durante il processo di produzione degli integratori. A giugno sono iniziate le indagini dopo il decesso di 80 persone. Un ritardo "deplorevole" quello dell'azienda, secondo il governo, nell'indicare i casi sotto esame.
La società ha ora annunciato il nuovo presidente, Satoshi Yamane, ex responsabile della politica di sostenibilità. Nel mentre Akihiro Kobayashi, ha dichiarato di voler assumersi la responsabilità per i danni causati e si occuperà di questioni relative ai risarcimenti.