forte stress dovuto al "superlavoro"

Giappone, medico suicida dopo oltre 200 ore di straordinari

Il gesto estremo riconosciuto dalle autorità ispettive nipponiche come una morte da superlavoro. Nel paese del Sol Levante è un fenomeno chiamato "karoshi". Non si tratta di un episodio isolato

24 Ago 2023 - 17:41
 © ansa

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Le autorità ispettive del lavoro in Giappone hanno confermato che un medico di 26 anni è morto suicida un anno fa a causa dello stress dovuto al superlavoro, in particolare a oltre duecento ore di straordinari fatte in un mese. A rivelarlo sono stati i familiari del medico, Shingo Takashima, ripresi dalla Cnn.

L'ospedale nega le accuse

 Secondo gli avvocati della famiglia, Takashima avrebbe lavorato per  207 ore di straordinario nel mese prima della sua morte e non si era preso un giorno libero in tre mesi. La circostanza è stata accertata anche dall'organismo governativo di ispezione competente, che ha attribuito il suicidio del giovane medico alle condizioni di lavoro nell'ospedale di Kobe, il Konan Medical Center.

Dal nosocomio negano le accuse. "Non riconosciamo il fatto che gli abbiamo imposto carichi di lavoro eccessivi" ha detto Eisei Gu, capo del centro ospedaliero, citato da The Ashay Shimbun. Secondo l'ospedale, Takashima aveva iniziato a lavorare  nell'aprile 2020 e dall'aprile 2022 era diventato specialista, con l'obiettivo di passare a gastroenterologo. 

L'indagine ispettiva ha stabilito che la sua morte era un infortunio sul lavoro indotto dal lungo orario lavorativo, evidenziando le immense pressioni esercitate sugli operatori sanitari.

Il superlavoro in Giappone

 Secondo il ministero della Salute, del Lavoro e del Welfare, il Giappone combatte da tempo una persistente cultura del superlavoro, con dipendenti di vari settori che denunciano orari punitivi, elevata pressione da parte dei supervisori e deferenza verso l'azienda. Lo stress e le conseguenze sulla salute mentale che ne derivano hanno portato addirittura a un fenomeno chiamato “karoshi”, o “morte per superlavoro”, che ha portato a una legislazione volta a prevenire morti e infortuni dovuti al lavoro straordinario. Diversi casi di superlavoro hanno fatto notizia a livello nazionale e globale nel corso degli anni. Ad esempio, le autorità giapponesi hanno concluso nel 2017 che un giornalista politico di 31 anni, morto nel 2013, aveva sofferto di insufficienza cardiaca per aver trascorso molte ore al lavoro. Secondo la NHK, l’organismo governativo di ispezione del lavoro nel mese prima della sua morte aveva lavorato 159 ore oltre l'orario previsto

Il problema resta particolarmente grave nel settore sanitario. Uno studio del 2016 ha rivelato che più di un quarto dei medici ospedalieri a tempo pieno lavora fino a 60 ore settimanali, mentre il 5% lavora fino a 90 ore e il 2,3% fino a 100 ore. Un altro rapporto, pubblicato quest’anno dalla Japan Association of Medical Colleges, ha rilevato che oltre il 34% dei medici ha diritto a un “livello speciale di straordinario che supera il limite massimo di 960 ore all’anno”.

La famiglia di Takashima ha deciso di rendere noto il suo caso perché ci sia un cambiamento nel Paese. 

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