Scontri a Parigi, gilet gialli in piazza a un anno dalla prima protesta
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Alta tensione nella Capitale francese tra manifestanti e polizia. Molti i controlli degli agenti nelle aree vietate ai contestatori
E' il weekend della collera in Francia. I gilet gialli sono scesi in piazza a un anno dalla prima protesta del movimento, nato il 17 novembre 2018, e 61 persone sono state arrestate. Lo fa sapere il prefetto Didier Lallement, precisando che la polizia ha effettuato oltre 1.500 controlli nelle aree vietate ai contestatori. I dimostranti identificati facevano parte del movimento noto come "ultra-giallo".
In Place d'Italie si sono presentate circa 3mila persone ma i black block hanno subito creato disordini, lanciando lacrimogeni, incendiando cassonetti, danneggiando bus, negozi e auto.
La prefettura di Parigi ha quindi deciso di vietare le manifestazioni sugli Champs-Elysees e in altri settori di Parigi, da venerdì alle 18 sino a domenica. Le aree vietate, secondo una nota diffusa su Twitter, sono Champs-Elysees e Avenue de la Grande Armee, Assemblee Nationale, Hotel Matignon, Trocadero e Tour Eiffel, Senat, stazione Saint-Lazare, Notre-Dame de Paris, Bois de Boulogne e Bois de Vincennes.
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"Le persone di buona fede lascino la piazza". E' stato l'appello del prefetto della Capitale. "Dopo gli scontri e i roghi - ha precisato - la polizia agirà in modo molto deciso, arrestando tutti quelli che lanciano sassi o sono a volto coperto". In totale i fermati sono stati 105.
L'Eliseo ha fatto sapere che il presidente della Repubblica, Emmanuel Macron, "segue con attenzione quanto sta accadendo a Parigi". "Il presidente - si apprende - constata che non ci sono molti gilet gialli a place d'Italie, ma soprattutto dei casseur".