Una portavoce accusa alcuni manifestanti di voler solo "sfasciare Parigi. Il movimento iniziato pacificamente sta sfuggendo ad ogni logica e ragionevolezza". Saltano gli incontri con il governo
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I "gilet gialli liberi", il collettivo di dimostranti moderati, hanno rivelato di aver ricevuto decine di minacce di morte dopo la loro offerta al governo francese di aprire un negoziato. Secondo una delle promotrici del movimento, Jacline Mouraud, alcuni gilet sono "ragazzini anarchici, manipolati", "voglio solo fare casino". La situazione è ormai sfuggita di mano: "A questo punto l'unica via d'uscita è che il governo si dimetta".
"Riceviamo telefonate in piena notte - ha spiegato Jacline Mouraud - minacce come 'sappiamo dove abiti, non ne hai più per molto'. Altri si sono sentiti minacciare i figli". La donna ha spiegato di aver già presentato sei denunce alla gendarmeria. "E' chiaro che questa gente non vuole alcuna soluzione al conflitto, vogliono solo fare casino. Un gruppo impone la sua piccola dittatura e tutti gli altri obbediscono. Non esiste che io protegga dei ragazzini irresponsabili che vogliono andare ancora una volta a sfasciare tutto a Parigi".
"La protesta, ormai sfuggita di mano agli stessi organizzatori, si sta facendo sempre più cruenta", ha spiegato Jacline Mouraud invocando le dimissioni del governo. Il movimento iniziato pacificamente sta sfuggendo ad ogni logica e ragionevolezza".
Francia si prepara ad annunciare nuove misure - Il primo ministro Edouard Philippe annuncerà nuove "misure" dopo le consultazioni che sta svolgendo questa settimana sulla crisi dei gilet gialli. Lo ha annunciato Palazzo Matignon, sede del governo. Dopo aver ricevuto i leader dei partiti, il primo ministro incontrerà martedì pomeriggio un collettivo dei gilet gialli pronto a discutere con l'esecutivo.
Per motivi di sicurezza salta l'incontro con il governo - A causa della tesissima situazione e delle minacce di morte, è saltato l'incontro all'Hôtel de Matignon tra i rappresentanti del collettivo "gilet gialli liberi", che domenica aveva aperto al dialogo, e il primo ministro.