L'abbraccio a compagna e figlia: "E' successo tutto per questo..."
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L'ex direttore generale del Fondo monetario internazionale, Dominique Strauss-Kahn, è stato prosciolto dai giudici francesi nel processo sui festini a luci rosse e il giro di squillo all'Hotel Carlton di Lille e altri episodi similari a Parigi e Washington. Strauss-Kahn, pur non avendo negato di aver partecipato agli incontri, si è sempre difeso sostenendo di non aver saputo che le ragazze presenti fossero prostitute.
"Tutto ciò per questo... che rovina", ha commentato Dsk, prima di abbracciare l'attuale compagna e la figlia. L'uomo era presente al tribunale di Lille; ha ascoltato la sentenza dei giudici in modo impassibile, senza reazioni eclatanti, poi è tornato a sedersi sul banco degli imputati. Per il giudice, non si può essere certi che Dsk sapesse che le donne presenti nei festini a luci rosse tra Lille, Parigi e Washington fossero squillo a pagamento e anche se lo avesse saputo, avrebbe solo beneficiato, da cliente, di prestazioni sessuali di gruppo, non condannabili penalmente.
Una vicenda durata tre anni - Insomma, le accuse di sfruttamento aggravato della prostituzione non tengono. E Strauss-Kahn - ha precisato il giudice - non può nemmeno essere considerato come l'"istigatore" di quelle serate. Per Dsk, finito alla sbarra per sfruttamento aggravato della prostituzione insieme ad altri tredici co-imputati, si tratta di un riscatto personale e politico. Un'uscita dagli inferi, tre anni dopo l'inizio di questo intricato affaire, che ha contribuito ad affossare ancora di più la carriera politica dell'ex ministro socialista, candidato dei sogni della gauche per le elezioni presidenziali del 2012, dopo le accuse di stupro all'Hotel Sofitel di New York.
Prosciolto anche Dodo la Saumure - Prosciolto anche Dominique Alderweireld - alias Dodo la Saumure - il belga accusato di aver fornito le squillo per i festini a luci rosse al centro dell'inchiesta. Stesso provvedimento per Beatrice Legrain, la compagna di Dodo La Saumure, che raggiunse Dsk in un albergo parigino per uno dei festini hot a cui partecipò l'ex direttore del Fmi. Durante il processo di febbraio, il procuratore aveva chiesto per Dodo la Saumure due anni di prigione, di cui uno senza condizionale.