Nicholas Rossi era ricercato per una presunta aggressione sessuale avvenuta nello Utah nel 2008
Si è finto morto per anni per sfuggire a un'accusa di violenza sessuale, ma è stato beccato e arrestato in un ospedale a Glasgow dopo aver contratto il Covid. È la storia di un latitante americano, il 34enne Nicholas Rossi, noto anche come Nicholas Alahverdian e Nicholas Alahverdian Rossi, che ora rischia l'estradizione.
Come riporta la Bbc, Rossi era ricercato dall'Interpol per una presunta aggressione sessuale avvenuta nello Utah, Stati Uniti, nel 2008. Nel 2018, è stato accusato anche di un altro caso di violenza accaduto in Ohio.
Il procuratore della contea dello Utah, David O. Leavitt, ha ammesso che se Rossi non avesse contratto il virus e non avesse richiesto cure mediche, probabilmente non si sarebbe mai trovato. L'uomo "è fuggito dal Paese per evitare l'accusa" e "ha tentato di indurre le autorità degli altri Stati (in cui ha vissuto e anche lavorato nel campo della politica, ndr) a credere che fosse morto", hanno affermato i pubblici ministeri dello Utah in una nota, come riporta Sky News.
Il 13 dicembre 2021, è stato arrestato con lo pseudonimo di Arthur Knight all'ospedale Queen Elizabeth di Glasgow dopo essere stato ricoverato per Covid. Rossi ha usato diversi pseudonimi mentre era in fuga, tra cui Nicholas Alahverdian, Nicholas Alahverdian Rossi, Nicholas Edward Rossi, Nicholas Alahverdian-Rossi, Nick Alan, Nicholas Brown, Arthur Brown e Arthur Knight.
Stando a quanto riportato dai quotidiani inglesi, il 29 febbraio 2020, diversi media riportavano la notizia della presunta morte di Rossi dovuta a un linfoma non Hodgkin. In un necrologio online si legge che è stato cremato e che le ceneri sono state sparse in mare.