I profughi erano partiti dalla Libia, ma il motore si è rotto dopo tre giorni e l'imbarcazione è andata alla deriva senza acqua né cibo: almeno sessanta le vittime. Tra loro anche un bambino
E' morto nella notte uno dei due migranti prelevati dalla Ocean Viking, che aveva soccorso in mare il gommone naufragato al largo della Libia con 25 superstiti. L'uomo era stato prelevato mercoledì sera in elisoccorso direttamente dalla nave per essere portato all'ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento, dove era stato portato in Rianimazione, già in condizioni critiche. Ancora non si sa nulla di lui: né l'età, né il nome, né il Paese di origine. L'altro migrante soccorso è in Rianimazione all'ospedale Ingrassia di Palermo. Nel naufragio del gommone nel Mediterraneo sono morte circa 60 persone.
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Il gommone è naufragato al largo della Libia dopo che il motore si era rotto durante il viaggio. Le persone a bordo sarebbero morte di fame e di sete durante la traversata. I superstiti sono stati soccorsi dalla Ocean Viking di Sos Mediterranée.
I profughi sono rimasti in mare per una settimana senza acqua né cibo, in balia delle onde. Ai soccorritori i 25 superstiti hanno raccontato la loro traversata da incubo, con le sessanta persone che morte davanti ai loro occhi. Tra le vittime anche un bambino di un anno e mezzo appena e la sua mamma.
Intanto, a Lampedusa ci sono stati altri due sbarchi di migranti: sull'isola sono dunque arrivate altre 38 persone trasportate su barchini partiti da Madhia e Sfax, in Tunisia. Salgono così a 7 gli approdi dalla mezzanotte, con un totale di 365 persone arrivate. All'hotspot di contrada Imbriacola, nonostante il trasferimento di 300 ospiti con il traghetto di linea per Porto Empedocle, ci sono al momento 550 persone. Per la serata, la prefettura di Agrigento ha disposto un nuovo trasferimento: in 330 saranno imbarcati sulla motonave di linea Veronese che arriva a Porto Empedocle all'alba di sabato.