la casa bianca festeggia

Google Maps si adegua a Trump: il Golfo del Messico diventa Golfo d'America

Le persone in Messico continueranno a vedere il nome Golfo del Messico, mentre gli utenti internazionali vedranno entrambi i nomi, ha affermato Google. Via anche il mese del Pride da Calendar

11 Feb 2025 - 18:04
 © Google Maps

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Dopo l'annuncio l'ufficialità: Google Maps ha sostituito il nome del Golfo del Messico con quello di Golfo degli Stati Uniti d'America per gli utenti statunitensi. L'azienda ha iniziato a implementare il cambiamento dopo che il governo Usa ha aggiornato il nome sulle sue mappe ufficiali, in seguito a un ordine esecutivo firmato da Trump il suo primo giorno in carica.

In un post pubblicato su X, il gruppo californiano ha spiegato che chi usa Maps negli Stati Uniti vedrà Golfo d'America, in Messico Golfo del Messico, e in tutte le altre località entrambi i nomi. Nella stessa nota, Google ha annunciato che avrebbe anche modificato il nome del Monte Denali in Alaska in "Monte McKinley", in onore dell'ex presidente degli Stati Uniti William McKinley, una volta aggiornato il nome nel database ufficiale, in linea con l'ordine di Trump.

I precedenti

 Non è la prima volta che Google utilizza nomi diversi sulle sue mappe per una stessa località. Per gli utenti internazionali, lo specchio d'acqua tra l'Arabia Saudita e l'Iran, che da decenni è oggetto di controversie sulla denominazione, viene indicato con due nomi. Per chi si trova in Iran, viene visualizzato come Golfo Persico (Golfo Arabico). Nei Paesi arabi vicini allo specchio d'acqua, Google Maps lo chiama Golfo Arabico.

"Tagli" anche all'inclusione

 I cambiamenti introdotti dal colosso californiano non riguardano solo le mappe. A essere colpite anche le festività e le ricorrenze legate a diversità e inclusione: Google ha rimosso il Pride Month, insieme al Black History Month e all'Holocaust Remembrance Day, da Google Calendar, che ora mostrerà solo le festività pubbliche e le ricorrenze nazionali.

La decisione è arrivata nel mezzo di un più ampio dibattito culturale e politico sul valore delle politiche sulla diversità, equità e inclusione (DEI). Il presidente Donald Trump infatti ha firmato un ordine esecutivo per smantellare i programmi DEI federali appena tornato in carica il 20 gennaio e il colosso della tecnologia si sta muovendo in questa direzione.

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