Nell'annunciare la risoluzione dell'azione legale avviata dalla madre della piccola per una somma non resa pubblica, tre ministeri, dell'Ambiente, dei Trasporti e della Sanità, hanno espresso le loro scuse per la "tragica perdita" patita dalla donna
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Il governo britannico ha raggiunto un accordo per indennizzare la famiglia di una bambina, Ella Adoo-Kissi-Debrah. La piccola è morta ad appena 9 anni nel 2013, in uno dei dormitori periferici della Grande Londra popolata dai meno fortunati, a causa non solo dell'asma e della sua salute fragile ma anche per gli alti livelli d'inquinamento atmosferico, come era stato stabilito in una storica sentenza emessa dal tribunale di Southwark nel 2020.
Nell'annunciare la risoluzione dell'azione legale avviata dalla madre della piccola per una somma non resa pubblica, tre ministeri, dell'Ambiente, dei Trasporti e della Sanità, hanno espresso le loro scuse per la "tragica perdita" patita dalla donna, Rosamund Adoo-Kissi-Debrah, sottolineando che nessun bambino dovrebbe soffrire come Ella.
Figlia di una famiglia di radici africane, la piccola spirò prima ancora di compiere 10 anni dopo essere stata ricoverata ben 27 volte in ospedale, a partire dal 2010. Un destino a cui - come era stato riconosciuto a suo tempo dal coroner - lo smog diede un tragico "contributo materiale" concreto. La madre di Ella, da tempo impegnata in una campagna contro l'inquinamento di Londra, ha affermato il diritto di ogni bambino a respirare aria pulita, al di là della sua origine etnica o status economico.