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Riprende a pieno regime la campagna elettorale per il voto dell'8 giugno in Gran Bretagna dopo l'attacco di Londra e in primo piano c'è lo scontro sui tagli alla polizia portati avanti da Theresa May, prima come ministro dell'Interno e poi come premier. Il primo ministro britannico è stato molto criticato per i ridimensionamenti degli organici delle forze dell'ordine proprio in concomitanza con il crescere della minaccia terroristica.