La replica di Meta: "Accuse false. Siamo stati una guida nella lotta al bullismo e nel sostenere le persone in difficoltà con pensieri suicidi, di autolesionismo e disturbi alimentari"
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Una coalizione bipartisan di procuratori generali di diversi Stati americani ha avviato un'indagine per esaminare come Instagram - il colosso che ora fa capo a Meta - attira e ha effetto sui bambini e sui giovani. "Mark Zuckerberg e le società che guida hanno messo i profitti sopra la sicurezza, ma la nostra indagine cercherà di mettere fine a questo comportamento", afferma il procuratore generale di New York, Letitia James.
La replica - "Queste accuse sono false e dimostrano che c'è un grande malinteso sui fatti. Mentre le sfide per tutelare i giovani online coinvolgono tutto il settore, noi siamo stati una guida nella lotta al bullismo e nel sostenere le persone in difficoltà con pensieri suicidi, di autolesionismo e disturbi alimentari. Continuiamo a sviluppare nuove funzioni per aiutare chi potrebbe imbattersi in confronti sociali negativi o avere problemi con il proprio corpo. Tra queste 'Prenditi una pausa', una funzione che verrà introdotta prossimamente, e modi per spingere le persone verso altri contenuti, nel caso siano bloccate su un solo argomento. Continuiamo a sviluppare strumenti di controllo e supervisione per i genitori e stiamo valutando ulteriori soluzioni predefinite in grado di fornire agli adolescenti esperienze adeguate alla loro età". E' quanto dichiarato da un portavoce della società Meta in merito all'indagine.