sentenza attesa nel Paese

Grecia, il tribunale di Atene condanna gli estremisti di Alba Dorata: "Fanno parte di un'organizzazione criminale"

La sentenza arriva a cinque anni dall'inizio del processo. Uno dei 68 imputati è stato anche accusato di essere l'assassino dell'attivista e rapper Pavlos Fyssas, morto nel 2013

07 Ott 2020 - 17:34
Grecia, folla davanti alla Corte d'Appello per chiedere la condanna dei membri di Alba Dorata © Afp

Grecia, folla davanti alla Corte d'Appello per chiedere la condanna dei membri di Alba Dorata © Afp

La Corte d'Appello di Atene ha condannato gli estremisti di Alba Dorata: il movimento di estrema destra è, secondo i giudici, "un'organizzazione criminale". Una sentenza, arrivata a 5 anni dall'inizio del processo scaturito dopo l'uccisione del rapper e attivista di sinistra Pavlos Fyssas, invocata da gran parte della popolazione che nel corso delle settimane si è mobilitata nel Paese per chiedere giustizia. A essere accusato dell'omicidio è stato uno dei 68 imputati, Yorgos Roupakias, che ora rischia l'ergastolo.

Il verdetto - "La gente vuole i nazisti in prigione" recitava uno dei cartelli davanti al palazzo di giustizia di Atene. Il verdetto contro il partito Alba Dorata appare chiaro: gli estremisti vengono considerati membri di un'organizzazione criminale. Alla lettura della sentenza la folla ha esultato. Non solo, tra gli appartenenti, Yorgos Roupakias, è stato riconosciuto come colpevole dell'omicidio del rapper e attivista Pavlos Fyssas e per questo rischia l'ergastolo. In tutto gli imputati al processo erano 68, tra cui 18 ex parlamentari del partito, ma solo undici di loro erano presenti in Tribunale.

Il leader Nikos Michaloakos è "capo di un'organizzazione criminale" La condanna ha riguardato anche il leader e fondatore del partito neo-nazista Nikos Michaloakos, con l'accusa di essere alla guida di un'organizzazione criminale. Michaloakos, 62 anni, è un negazionista della Shoah e ammiratore del nazionalsocialismo.

Cinque anni per la sentenza - Il processo durava ormai da cinque anni e mezzo, a seguito delle indagini avviate nel 2013 dopo l'assassinio del rapper. Al termine di queste infatti, il procuratore Isidoros Doyiakos aveva formulato una richiesta per accusare il partito Alba Dorata di essere solo una copertura per lo svolgimento delle attività legali dei loro membri.

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