Migranti, isola di Lesbo: maxi rogo nel campo di Moria
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Secondo le prime informazioni, le fiamme sarebbero state appiccate durante una rivolta contro le regole di isolamento del coronavirus
Incendi fuori controllo al campo migranti di Moria, sull'isola di Lesbo in Grecia. Secondo quanto riporta l'associazione "Stand by me Lesvos" sui social le fiamme sono ormai indomabili. "Siamo soli", si legge in un post su Twitter, "l'intero campo è in fiamme. Le persone, a migliaia ormai, stanno scappando. La polizia è arrivata e sta evacuando la zona".
Secondo le prime informazioni, le fiamme sarebbero state appiccate dai migranti in rivolta contro le regole di isolamento del coronavirus, ma la polizia non ha confermato anche se i vigili del fuoco hanno detto di aver "incontrato resistenza" da parte di alcuni migranti.
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Circa 12.500 persone vivono nel campo di Moria e nell'area circostante dove nell'ultima settimana sono state imposte ulteriori restrizioni dopo che un residente somalo e' risultato positivo al coronavirus. "Il fuoco si e' diffuso all'interno e all'esterno del campo e lo ha distrutto. Ci sono più di 12mila migranti sorvegliati dalla polizia su un'autostrada", ha detto alla radio privata Skai Stratos Kytelis, sindaco della città principale dell'isola, Mitilene. "È una situazione molto difficile perché alcuni di quelli che sono fuggiti includeranno persone positive", ha aggiunto.
Atene dichiara stato di emergenza per 4 mesi a Lesbo - Il governo greco ha dichiarato lo stato di emergenza per 4 mesi sull'isola di Lesbo dopo il devastante incendio divampato per cause ancora da accertare nel campo di migranti di Moria che ospitava 13mila migranti. Il portavoce del governo, Stelios Petsas, ha annunciato la decisione a seguito di una riunione di emergenza presieduta dal primo ministro Kyriakos Mitsotakis. Con lo stato di emergenza, Atene ha inviato tutte le forze, compresa la polizia, il personale antincendio e altri lavoratori pubblici per sostenere l'isola e i richiedenti asilo