Il sisma ha avuto ipocentro a 29 chilometri di profondità ed epicentro nella regione dell'Etolia-Acarnania
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In Grecia una scossa di terremoto di magnitudo 4.5 è stata registrata alle 00:59 ora locale (le 23:59 di lunedì in Italia) nella parte occidentale del Paese. Secondo i dati dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) italiano, il sisma ha avuto ipocentro a 29 chilometri di profondità ed epicentro nella regione dell'Etolia-Acarnania. La scossa è stata avvertita anche in Puglia e Calabria.
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Il terremoto, avvenuto a una profondità di 29 chilometri nell'area di Amfilochia, è stato avvertito fino a Patrasso, come riportano i media greci. Dalle altre informazioni diffuse finora dalla stampa locale si sa più precisamente che l'epicentro è stato localizzato a una distanza di tre chilometri a ovest di Amfilochia e 246 a nordovest da Atene.
Al momento non si segnalano danni e feriti. Le autorità stanno monitorando la situazione nei centri più vicini all'evento sismico.
Già il 29 marzo era stata registrata una scossa di magnitudo 5.7 al largo della Grecia, nel Peloponneso alle 8:12 ora italiana, che era stata avvertita anche in Puglia, Calabria e Sicilia. Il sisma era stato causato dalla compressione della placca tettonica dello Ionio con quella greca, come aveva spiegato Carlo Doglioni, presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
"Una scossa dovuta al fronte compressivo della catena ellenica - aveva affermato Doglioni, - dove lo Ionio spinge e scende sotto la Grecia. Una compressione che si esplica con scosse lungo una linea che passa dall'Albania passando per le varie isole ioniche, Corfù, fino a Creta, con sismi che possono superare magnitudo importanti".
Quella volta i dati della Sala Operativa Ingv di Roma indicavano che la scossa era avvenuta a una profondità di 33 km, con epicentro a circa 40 chilometri dalla costa greca. Tra le città più vicine, Pyrgos a nord-est, l'isola di Zante a nord-ovest.