A quattro anni dall'incendio in cui persero la vita 72 persone si discute sul destino della torre di Londra. L’idea di un giardino memoriale è di una coppia di spravvissuti, nell'iniziativa coinvolto anche Boeri
Nel rogo della Grenfell Tower, il 14 giugno del 2017, persero la vita 72 persone intrappolate tra le fiamme, tra loro c'erano i due ragazzi italiani Gloria Trevisan, 26 anni, e Marco Gottardi, 27. Quattro anni dopo, ancora si discute sul destino del grattacielo dell'inferno. C'è chi vorrebbe demolirlo per cancellare il simbolo della tragedia e chi invece vorrebbe preservarlo e trasformarlo in un memoriale, sullo stile del "Bosco verticale" di Stefano Boeri. L'idea è venuta a Marcio Gomes e Andreia Perestrelo, una coppia di residenti che nei giorni della strage ha perso il bambino dopo un aborto causato dai fumi tossici.
Lo spirito del progetto, al quale sta collaborando Stefano Boeri, è quello di "preservare il più possibile la torre e creare una nuova struttura luminosa intorno ad essa che mantenga l'altezza in modo che la tragedia non sia annullata - ha detto Gomes al Times - Le ceneri dei nostri cari sono nel tessuto di quell'edificio.
La torre è un simbolo di sopravvivenza per coloro che l'hanno realizzata e un luogo sacro dove i nostri cari hanno fatto l'ultimo respiro".
Molte associazioni dei parenti delle vittime sono d'accordo, ma il governo vorrebbe demolire l'edificio perché classificato come non sicuro. E mentre si decide, la torre è sempre lì, uno scheletro che sovrasta Kensington e West London a ricordare le 72 vittime.