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Francesco aveva detto all'Angelus: "La guerra è sempre una sconfitta, fratelli fermatevi!". A Gaza entrati 17 camion di aiuti. Onu: "Il 42% delle case di Gaza distrutte o danneggiate"
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Prosegue la guerra in Medio Oriente giunta al giorno 16. Lunga telefonata tra il Pontefice e il presidente Joe Biden, in cui è stata condivisa la necessità di trovare percorsi di pace. Gli Usa: "Rischio escalation, non esiteremo ad agire". Giorgia Meloni sente Biden, Sunak, Trudeau, Macron e Scholz. Israele avverte Hezbollah: "Se aprite un altro fronte colpiremo Iran e Libano". Poi l'attacco ad Hamas: "L'offensiva via terra vi distruggerà". Secondo un portavoce dell'esercito israeliano, a Jenin è stata eliminata "una cellula terroristica di Hamas e della Jihad islamica". Entrati a Gaza da Rafah 17 camion di aiuti, annuncio di Biden: "Trovato l'accordo con Netanyahu, ci sarà un flusso continuo di aiuti a Gaza".
Il nuovo inviato dell'amministrazione Biden per la situazione umanitaria a Gaza, David Satterfield, ha annunciato che altri 15 camion di aiuti umanitari sono in viaggio verso Gaza. "Dopo i nostri colloqui con tutte le parti ci aspettiamo che a partire da domani il flusso sia continuo", ha dichiarato in un'intervista a Msnbc.
"Si è svolta stasera una riunione telefonica del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, con il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, il primo ministro britannico, Rishi Sunak, il primo ministro Justin Trudeau, il presidente della Repubblica Francese, Emmanuel Macron, e il Cancelliere tedesco, Olaf Scholz". Lo rende noto Palazzo Chigi spiegando che "la riunione è stata dedicata all'esame dell'evoluzione della grave crisi apertasi dopo l'attacco del 7 ottobre scorso perpetrato da Hamas contro Israele".
"Ci sarà un flusso continuo di aiuti a Gaza". Lo ha annunciato il presidente americano Joe Biden dopo una telefonata con il premier israeliano Benjamin Netanyahu. "Abbiamo trovato un accordo, ha sottolineato Biden.
L'esercito israeliano ha fatto sapere che attualmente sta effettuando un'ondata di attacchi aerei contro decine di obiettivi di Hamas nella Striscia di Gaza. Lo riporta The Times of Israel.
Il nuovo inviato dell'amministrazione Biden per la situazione umanitaria a Gaza, David Satterfield, afferma che un "flusso continuo" di aiuti umanitari inizierà a entrare a Gaza lunedì, dopo che il primo convoglio di 20 camion entrato ieri attraverso il valico di Rafah. "Ci sono altri 15 camion in viaggio oggi", dice Satterfield a Msnbc.
L'imminente offensiva di terra israeliana nella Striscia "deve essere l'ultima manovra a Gaza, per la semplice ragione che dopo di essa non ci sarà più Hamas. Ci vorrà un mese, due mesi, tre, ma alla fine non ci sarà Hamas", ha detto il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant dal centro di comando dell'aeronautica israeliana a Tel Aviv. "Prima di incontrare le forze corazzate e di fanteria, il nemico incontrerà le bombe dell'aeronautica militare. Ho l'impressione che sappiate come farlo in modo letale, preciso e di altissima qualità, come è stato dimostrato fino a ora", ha aggiunto parlando con i militari.
Questo pomeriggio ha avuto luogo una telefonata tra Papa Francesco e il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. La conversazione, durata circa 20 minuti, ha avuto come argomento le situazioni di conflitto nel mondo e il bisogno di individuare percorsi di pace. Lo riferisce la sala stampa della Santa Sede.
Entro 3 giorni a Gaza finirà tutto il carburante. La notizia è stata diramata dall'Agenzia Onu per i rifugiati. "Senza carburante, non ci sarà acqua, né ospedali e panifici funzionanti. Senza carburante, gli aiuti non raggiungeranno molti civili in disperato bisogno. Senza carburante, non ci sarà assistenza umanitaria", ha affermato il commissario generale dell'Unrwa Philippe Lazzarini.
Dall'inizio dell'attacco di Hamas sono stati più di 7.400 i razzi lanciati da Gaza su Israele. Lo ha detto un rappresentante del governo dello Stato ebraico secondo cui il sistema di difesa antimissili ne ha intercettati oltre 1.100, 550 sono invece ricaduti dentro la Striscia e più di 400 hanno colpito il territorio israeliano. Non è stata fornita indicazione per i restanti.
Il ministero della Sanità palestinese ha fornito dati aggiornati sulle vittime palestinesi dall'inizio della guerra: 4.741 persone sono morte e 15.898 sono rimaste ferite. Negli scontri oltre 1.400 israeliani, per lo più civili, sono stati uccisi da Hamas.
Un'esplosione e sirene di ambulanze sono stati uditi vicino al valico di Rafah tra l'Egitto e la Striscia di Gaza domenica pomeriggio, poco dopo che un secondo convoglio umanitario era entrato dal lato egiziano, hanno detto testimoni citati da Haaretz.
Il segretario di stato americano Antony Blinken ha avvertito che Washington vede il rischio di un'escalation nella guerra in corso in Medio Oriente, per via dell'Iran e dei suoi alleati nella regione. "Israele non può tornare allo status quo ma non ha intenzione di governare Gaza", ha detto ancora Blinken in un'intervista con Nbc news.
Gli Stati Uniti intraprenderanno "azioni appropriate" in risposta a qualsiasi escalation in Medio Oriente. Lo ha detto il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin. "Se qualche gruppo o Paese sta cercando di ampliare questo conflitto e trarre vantaggio il nostro consiglio è: non farlo", ha dichiarato ad Abc News, poche ore dopo che il Pentagono ha annunciato che avrebbe aumentato la sua presenza militare nella regione. "Abbiamo il diritto di difenderci e non esiteremo a intraprendere azioni appropriate", ha aggiunto Austin.
"Contrariamente a quanto riferito da alcuni media, non è entrato oggi combustibile dall'Egitto a Gaza, attraverso il valico di Rafah". Lo ha precisato il Coordinatore delle attività israeliane nei Territori, citato dalla televisione pubblica Kan. "I camion ripresi dalle telecamere - ha aggiunto - hanno spostato combustibile all'interno della Striscia, da un deposito dell'Onu nel versante di Gaza di Rafah verso ospedali della Striscia".
"La prima preoccupazione è liberare gli ostaggi che sono tanti anche due italo-israeliani, e ci sono anche altri italiani nel sud di Gaza, 19 persone, che speriamo di far uscire quanto prima da Gaza. E anche l'ambasciata a Il Cairo è a lavoro. Inoltre, lavoriamo per gli italiani che vivono nel nord di Israele a confine con il Libano". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
"Il primo ministro Netanyahu ed io abbiamo discusso di come Israele debba operare secondo le leggi di guerra. Ciò significa proteggere i civili in combattimento nel miglior modo possibile. Non possiamo ignorare l'umanità dei palestinesi innocenti che vogliono solo vivere in pace. Ecco perché ho ottenuto un accordo per la prima spedizione di assistenza umanitaria per i civili palestinesi a Gaza", ha scritto su X il presidente americano Joe Biden aggiungendo che "non possiamo rinunciare a una soluzione a due Stati".
In un post su X, l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) ha reso noto che, dal 7 ottobre, 29 dei suoi dipendenti sono stati uccisi a Gaza. "Siamo sotto shock e in lutto. E' ora confermato che 29 nostri colleghi a Gaza sono stati uccisi dal 7 ottobre. La metà di questi colleghi erano insegnanti dell'Unwra. Come Agenzia, siamo devastati. Siamo in lutto gli uni con gli altri e con le famiglie", si legge nel post, corredato da una foto delle macerie di un edificio distrutto.
Le prime sei autocisterne di carburante sono entrate nella Striscia di Gaza. Lo riferiscono un funzionario al valico di Rafah e un giornalista dell'Afp. Sei camion con carburante per alimentare i generatori di due ospedali hanno attraversato il valico dall'Egitto, hanno detto all'Afp l'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa) e una fonte egiziana.
Benjamin Netanyahu ha minacciato "conseguenze distruttive per gli Hezbollah e per il Libano" se la milizia filo-iraniana decidesse di scatenare una guerra totale contro Israele. "Ancora non sappiamo se gli Hezbollah siano intenzionati ad andare a un conflitto totale - ha detto il premier, durante un sopralluogo al confine nord. - Se lo facessero, proverebbero poi nostalgia per la guerra del 2006. Sarebbe per loro un errore fatale. Noi li colpiremmo allora con una potenza che nemmeno si immaginano, con conseguenze distruttive per loro e per lo Stato del Libano".
Di fronte agli appelli urgenti per la introduzione a Gaza di scorte di combustibile a fini umanitari, il portavoce militare israeliano ha sostenuto oggi che Hamas ha provveduto per tempo a mettere da parte un'ingente quantità di diesel nella zona di Rafah (all’estremità' sud della Striscia).
Diciassette camion umanitari hanno attraversato il valico egiziano di Rafah verso la Striscia di Gaza, bombardata e assediata da Israele, il secondo convoglio in due giorni destinato al territorio palestinese dall'inizio della guerra tra Israele e Hamas. Lo ha constatato un corrispondente dalla Afp sul posto.
L'esercito israeliano ha fatto sapere di aver ucciso Muhamad Qatmash, il vice capo dell'artiglieria di Hamas a Gaza, "responsabile per le operazioni nella Brigata Centrale". Secondo il portavoce militare, "ha avuto un ruolo significativo nella programmazione e nella esecuzione del fuoco verso Israele".
Con i suoi continui bombardamenti a Gaza, Israele "si è macchiato di crimini di guerra e di genocidio". Lo ha affermato Izzat al-Rishq, un membro dell'ufficio politico di Hamas. "Questi crimini - ha aggiunto - sono perpetrati con il sostegno e la partecipazione dell'amministrazione americana e di alcuni paesi occidentali che danno all'entità sionista copertura e il via libera per commettere altri crimini e massacri contro il nostro popolo nella Striscia di Gaza".
"Il piano dell'Iran è di attaccare Israele su tutti fronti. Se realizziamo che vogliono attaccare Israele, non solo su tutti i nostri fronti, noi attaccheremo la testa del serpente, l'Iran". Lo ha detto il ministro dell'economia di Israele Nir Barkat in una intervista al quotidiano inglese 'Daily Mail'. Barkat - che si riferiva agli Hezbollah libanesi, alleati di Teheran - ha anche minacciato che se questi apriranno un fonte al nord, Israele "li cancellerà dalla faccia della terra".
È salito a 4.651 il numero dei morti a Gaza per gli attacchi di Israele. Lo ha fatto sapere, citato dai media, il ministero della Sanità locale secondo cui i feriti sono ora 14.245.
La vita di almeno 120 neonati nelle incubatrici degli ospedali di Gaza devastata dalla guerra è a rischio "a causa dell'esaurimento del carburante nell'enclave assediata". È l'avvertimento lanciato oggi dall'agenzia delle Nazioni Unite per l'infanzia (Unicef).
"La guerra è sempre una sconfitta, fratelli fermatevi!". Lo ha detto il Papa all'Angelus parlando della guerra in Israele e Palestina e di tutte le altre guerre. Francesco ha ricordato la giornata di digiuno, di preghiera e di penitenza di venerdì 27 ottobre: un'ora di preghiera per implorare la pace nel mondo".
La polizia israeliana ha annunciato di aver identificato fino a ora i corpi di 1075 israeliani nell'attacco di Hamas ai kibbutz del sud. Di questi, 769 sono civili e 307 soldati. Secondo la stessa fonte ci sono i corpi di altri 200 israeliani civili le cui identità non sono ancora state confermate.
I Patriarchi e Capi delle Chiese di Gerusalemme esprimono la loro "forte condanna per gli attacchi aerei israeliani" alla chiesa di San Porfirio a Gaza e sottolineano che non lasceranno la Striscia.
Sulle modalità dell'ingresso di aiuti umanitari per la striscia di Gaza si è creato "un triangolo strategico" fra i presidenti americano ed egiziano, Joe Biden e Abdel Fatah al Sisi, e il premier israeliano Benyamin Netanyahu. Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari rispondendo alla domanda di un giornalista che chiedeva se i camion di aiuti passati ieri dal valico di Rafah fossero stati ispezionati. Hagari ha replicato che sono stati "ispezionati da egiziani e americani" e poi sono stati seguiti all'interno della Striscia "per accertarsi che raggiungessero l'Unrwa", l'agenzia dell'Onu per i rifugiati.
Israele ha eliminato una "cellula terroristica di Hamas e della Jihad islamica" che stava preparando un attentato da tenersi nell'immediato in territorio israeliano, e che operava "da un ambiente sotterraneo ricavato sotto alla moschea al-Ansar di Jenin". Lo ha affermato il portavoce militare israeliano Daniel Hagari. "Questa - ha aggiunto - è appunto una caratteristica di Hamas, che si nasconde in zone civili, presso moschee, scuole e ospedali, che si fa scudo della popolazione civile e che non esita nemmeno a profanare luoghi di culto islamici".
E' salito a 212 il numero degli ostaggi israeliani accertati, civili e militari, che Hamas ha portato a Gaza. Lo ha detto il portavoce militare israeliano Daniel Hagari aggiungendo che su questo Hamas "sta conducendo terrorismo psicologico" nei confronti delle famiglie.
Il valico di Rafah tra l'Egitto e Gaza rimane al momento chiuso dopo la temporanea apertura di ieri che ha permesso il transito di una ventina di camion con aiuti umanitari destinati alle persone della Striscia. Lo hanno fatto sapere fonti locali. Nel versante egiziano si vedono camion di aiuti fermi.
Almeno il 42% (164.756) di tutte le unità abitative nella Striscia sono state distrutte o danneggiate dall'inizio delle ostilità. Lo ha fatto sapere il ministero dell'Edilizia Abitativa di Gaza, citato dall'Ufficio dell'Onu per gli affari umanitari secondo cui si stima che gli sfollati nell'enclave palestinese siano 1.400.000 con 566.000 di questi rifugiati in 148 strutture di emergenza designate dall'Unrwa, l'agenzia dei profughi
Le sirene di allarme per la ripresa del lancio dei razzi da Gaza sono risuonate nel centro di Israele e nella zona grande di Tel Aviv. Lo ha fatto sapere l'esercito israeliano.
E' di "oltre cinquanta morti" il bilancio dei raid notturni di Israele nella Striscia di Gaza. Lo rende noto Hamas. L'esercito israeliano ha annunciato da ieri l'intensificarsi degli attacchi sulla Striscia.
L'esercito israeliano e il ministero della Difesa hanno annunciato la decisione di evacuare altre 14 comunità israeliane a ridosso del confine con il Libano dove la tensione per i razzi degli Hezbollah e delle altre fazioni palestinesi è oramai altissima. Già la settimana scorsa è stata avviata l'evacuazione di 28 altre comunità e della di Kiryat Shmona.
"Non possiamo perdere di vista l'unico fondamento realistico per una vera pace e stabilità: una soluzione a due Stati". Lo afferma il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres su X. "Gli israeliani devono poter vedere materializzati i loro legittimi bisogni di sicurezza - aggiunge -. I palestinesi devono poter vedere realizzate le loro legittime aspirazioni a uno Stato indipendente".
L'escalation degli attacchi da parte dei militanti di Hezbollah rischiano di "trascinare il Libano nella guerra". Lo sostiene l'esercito israeliano dopo gli ennesimi scontri a fuoco al confine. "Hezbollah - avverte il portavoce delle Forze di Difesa israeliane, Jonathan Conricus - sta portando il Libano in una guerra dalla quale non otterrà nulla, ma nella quale rischia di perdere molto. Stanno aggravando la situazione".
Il Pentagono ha annunciato il dispiegamento di sistemi di difesa "in tutto" il Medio Oriente a causa della "recente escalation da parte dell'Iran e delle sue forze affiliate" nella regione. Il segretario alla Difesa Usa, Lloyd Austin, ha precisato che saranno schierati in tutta la regione "un sistema di difesa antimissile ad alta quota (Thaad) e diverse batterie di missili terra-aria Patriot" e altri mezzi militari sono stati collocati in uno stato di "pre-schieramento".
Le Forze di Difesa israeliane hanno annunciato di aver lanciato un attacco aereo su un complesso sotterraneo appartenente ad Hamas nella moschea di Al-Ansar, a Jenin, in Cisgiordania. La moschea, secondo quanto reso noto dall'Idf, nascondeva una cellula terroristica che stava organizzando un attacco imminente. Secondo l'agenzia palestinese Wafa, il bilancio dell'attacco sarebbe di un morto e tre feriti. La vittima del bombardamento sarebbe un giovane.
Un attacco aereo sarebbe stato condotto dall'esercito israeliano sugli aeroporti di Damasco ed Aleppo. Lo riferiscono i media israeliani.
La Russia intende richiedere un'altra riunione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu per discutere soluzioni al conflitto israelo-palestinese. Lo ha detto il primo vice rappresentante permanente russo presso le Nazioni Unite Dmitry Polyansky alla televisione Solovyov Live, come riferisce la Tass. "Convocheremo sicuramente un'altra riunione del Consiglio di Sicurezza. Come ha dimostrato la pratica, nessuno tranne noi osa farlo", ha detto Polyansky.
"Sto parlando con Israele". Così ha risposto Joe Biden ai giornalisti che gli chiedevano se "stesse incoraggiando gli israeliani" a posticipare l'invasione di Gaza come suggerito da una sua dichiarazione di venerdì, poi corretta dalla Casa Bianca.