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L'esercito israeliano: "Gaza City è diventata un campo di battaglia". Erdogan accusa Israele, che richiama l'ambasciatore dalla Turchia. L'Onu approva la bozza di risoluzione per una tregua umanitaria: Italia astenuta perché manca la condanna di Hamas
Prosegue la guerra in Medio Oriente. Netanyahu incontro le famiglie degli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas, affermando che la chiave per riportarli a casa è "mantenere la pressione sui terroristi". Le famiglie, da parte loro, chiedono al premier un accordo "tutti in cambio di tutti": tutti i
detenuti palestinesi in cambio di tutti gli ostaggi israeliani. Poi in discorso alla nazione Netanyahu dice: "Siamo dentro Gaza, sarà una guerra dura e lunga ma sarà anche la vittoria del bene sul male". Israele ha lanciato un'incursione nella Striscia, prima con pesanti bombardamenti poi via terra con truppe e tank. Non si tratta però ancora della grande invasione di terra annunciata da giorni, ma di una "invasione limitata" finalizzata alla liberazione degli ostaggi (il cui numero è stato aggiornato a 230). Il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, si dice "sorpreso" dall'escalation senza precedenti del conflitto. Intanto l'Assemblea Generale approva la bozza della risoluzione presentata dalla Giordania, a nome dei Paesi arabi, per una tregua umanitaria. L'Italia si è astenuta perché mancava la condanna di Hamas. "Una giornata infame", l'ha definita Israele.
"Siamo entrati a Gaza in maniera ponderata nella preoccupazione per la sorte dei nostri soldati". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu nel discorso alla nazione. "Siamo entrati nell'avamposto della cattiveria: il nostro obiettivo - ha aggiunto - è demolire Hamas e riportare indietro gli ostaggi".
"Dopo la guerra anche io dovrò dare risposte" sull'attacco di Hamas del 7 ottobre. "C'è stato qui un fallimento terribile. Lo indagheremo fino in fondo. In questo momento il mio obiettivo è una vittoria totale". Lo ha ribadito il premier israeliano Benyamin Netanyahu aggiungendo che ora il Paese è unito, nonostante le polemiche passate sulla riforma giudiziaria, "che ora non è più all'ordine del giorno".
L'ospedale al-Shifa, il principale di Gaza, costituisce un luogo di protezione per "i terroristi di Hamas". Lo ha ribadito il portavoce militare Daniel Hagari. "Sappiamo che il 7 ottobre, 200 membri dell'ala militare di Hamas sono corsi a quell'ospedale per trovare riparo". Interpellato da un giornalista che voleva sapere se l'ospedale al-Shifa rappresenti un obiettivo per Israele, Hagari ha risposto: "L'utilizzazione di un ospedale da parte dell'ala militare di Hamas costituisce un crimine di guerra". "Non anticiperemo alla stampa - ha aggiunto - le nostre attività a Gaza. Ma tutte le opzioni vengono prese in considerazione".
"L'esercito sta estendendo gradualmente le proprie attività terrestri a Gaza e la composizione delle proprie forze": lo ha affermato il portavoce militare Daniel Hagari. In risposta ad una domanda se ciò significhi l'inizio di una grande manovra contro Hamas, Hagari ha precisato: "Abbiamo esteso la nostra attività operativa. Il nostro modo di combattere consiste nell'andare all'attacco: per terra, in aria e dal mare. Questo è un attacco a Hamas, e noi intendiamo estenderlo".
Le dichiarazioni di Hamas circa uno scambio di ostaggi con palestinesi detenuti in Israele "sono una forma di terrorismo psicologico, concepito per disseminare pressione e terrore nelle famiglie degli ostaggi": lo ha affermato il portavoce militare israeliano Daniel Hagari. Commentando frasi attribuite al leader di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar, Hagari ha affermato: "Sinwar non è in condizione di divulgare comunicati". Il numero complessivo degli ostaggi è stato nel frattempo aggiornato a 230, uno in più rispetto a ieri.
La liberazione degli ostaggi nelle mani di Hamas "non è una missione secondaria, ma è parte integrante di questa guerra". Lo ha detto il premier israeliano, Benjamin Netanyahu che ha definito chiari gli obiettivi della guerra, indicandoli come "la distruzione di Hamas e il ritorno a casa degli ostaggi".
"Se Israele non vince questa guerra si diffonderà il male. Per questo la nostra sarà la vittoria del bene sul male". Lo ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu nel suo discorso alla nazione. "Abbiamo il sostegno di tutta la comunità internazionale".
"Abbiamo chiarito a Netanyahu che è necessario un accordo 'tutti in cambio di tutti' ", tutti i detenuti palestinesi in cambio di tutti gli ostaggi. Lo hanno detto le famiglie dei rapiti, parlando in piazza subito dopo l'incontro con il premier israeliano. "Devono riportarli a casa con qualsiasi tipo di negoziato, non importa cosa gli danno in cambio", ha aggiunto uno dei portavoce.
"I nostri soldati stanno combattendo e si trovano all'interno della Striscia di Gaza", ha affermato Netanyahu parlando alla nazione.
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha assicurato alle famiglie degli ostaggi che "continuerà in ogni possibile tentativo per riportarli a casa". "Questo sforzo non solo continua, ma cresce di giorno in giorno", ha aggiunto.
Sin da venerdì sera, nel nord della Striscia operano forze israeliane di combattimento combinate, composte da mezzi corazzati, genieri e fanteria. Lo ha fatto sapere il portavoce militare, secondo cui i soldati hanno individuato e colpito cellule terroristiche di lancio di missili anti-tank e di colpi di mortaio.
Hamas ha dichiarato che "si sono svolti contatti sulla questione dei prigionieri e c'era la possibilità di raggiungere un accordo, ma il nemico ha temporeggiato". Lo sostiene il portavoce delle Brigate Al-Qassam, Abu Oberida, ribadendo che finora i bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza "hanno ucciso 50 prigionieri".
Hamas conta "molte centinaia di morti". Lo ha detto il capo di Stato maggiore israeliano, Herzi Halevi, evidenziando che le infrastrutture nemiche vengono colpite e che "suoi comandanti vengono eliminati". "I nostri obiettivi sono chiari, ma la strada è ancora lunga". Riferendosi al fronte nord, di fronte agli Hezbollah, Halevi ha assicurato che "le nostre forze sono in stato di massima operatività".
Hamas chiede il rilascio dei detenuti palestinesi in cambio del rilascio degli ostaggi israeliani. "Il prezzo da pagare per il gran numero di ostaggi nemici nelle nostre mani è svuotare le carceri di tutti i detenuti palestinesi", ha detto il portavoce dei fondamentalisti Abu Obeida.
"Gli obiettivi di questa guerra richiedono una operazione di terra". Lo ha detto il capo di Stato maggiore israeliano, Herzi Halevi, secondo cui "i migliori soldati stanno operando adesso a Gaza".
Il ministro degli esteri Eli Cohen ha ordinato il rientro dei diplomatici israeliani dalla Turchia, "alla luce delle dure dichiarazioni" di Ankara sulla guerra a Gaza.
Le sirene di allarme anti razzi da Gaza sono risuonate da poco a Tel Aviv e nella zona centrale di Israele, spingendo la popolazione a recarsi nei rifugi. Sono state avvertite numerose esplosioni causate dall'intercettazione dei razzi da parte dell'Iron Dome.
L'Egitto ha dichiarato che "ostacoli israeliani" stanno impedendo la consegna degli aiuti umanitari a Gaza. Lo riferisce il sito della Reuters. "È deplorevole che il processo di trasporto degli aiuti alla Striscia si scontri con grandi problemi logistici imposti dalla parte israeliana", ha dichiarato un portavoce del ministero degli Esteri egiziano.
La regione di Gaza City "è diventata un campo di battaglia". I rifugi nel nord e nell'intero governatorato di Gaza City "non sono sicuri". È l'avvertimento lanciato dall'esercito israeliano ai civili palestinesi attraverso volantini, in cui si chiede ai residenti di "andarsene immediatamente" verso sud. "Bisogna partire subito verso le zone a sud del Wadi Gaza", il fiume che attraversa il territorio da est a ovest.
"Incoraggiato da quello che sembrava essere un crescente consenso sulla necessità di almeno una pausa umanitaria in Medio Oriente, sono rimasto invece sorpreso da un'escalation di bombardamenti senza precedenti, che minano gli obiettivi umanitari". Lo ha detto il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, ribadendo l'appello per un immediato cessate il fuoco umanitario.
Recep Tayyp Erdogan si scaglia contro l'Occidente, definendolo "il principale responsabile del massacro" a Gaza a opera dell'esercito israeliano. Durante una manifestazione in favore dei palestinesi a Istanbul, davanti a centinaia di migliaia di persone, il presidente turco ha annunciato che il suo Paese sta lavorando per dichiarare Israele "criminale di guerra".
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu incontrerà questo pomeriggio a Tel Aviv i rappresentanti delle famiglie degli ostaggi nelle mani di Hamas. Lo ha annunciato l'ufficio del primo ministro citato dai media israeliani.
L'operazione nei confronti di Hamas a Gaza continuerà "fino a che non saranno emessi nuovi ordini". Lo ha detto il ministro della difesa Yoav Gallant secondo cui "la notte scorsa abbiamo passato a Gaza una nuova fase della guerra". "La terra nella Striscia ha tremato, abbiamo attaccato da terra e da sottoterra. Abbiamo colpito i terroristi a tutti i livelli e ovunque. Gli ordini alle forze armate sono chiari, continuare l'operazione fino a nuove disposizioni", ha concluso dopo aver presieduto una riunione con il capo di stato maggiore Herzi Halevi, i vertici della difesa e della sicurezza.
Il quartiere generale di Unifil, la missione Onu in Libano di cui fanno parte un migliaio di soldati italiani, è stato colpito da colpi di artiglieria. Lo ha riferito Andrea Tenenti, portavoce di Unifil. Fonti dell'intelligence militare libanese affermano che i proiettili sono giunti da Israele e hanno colpito la base Onu di Naqura, a ridosso della linea di demarcazione tra Libano e Israele.
L'operazione nei confronti di Hamas a Gaza continuerà "fino a che non saranno emessi nuovi ordini". Lo ha detto il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, secondo cui "la notte scorsa abbiamo passato a Gaza una nuova fase della guerra". "La terra nella Striscia ha tremato, abbiamo attaccato da terra e da sottoterra. Abbiamo colpito i terroristi a tutti i livelli e ovunque. Gli ordini alle forze armate sono chiari, continuare l'operazione fino a nuove disposizioni", ha concluso dopo aver presieduto una riunione con il capo di stato maggiore Herzi Halevi, i vertici della Difesa e della Sicurezza.
Israele ha lanciato un appello urgente ai palestinesi residenti nel nord della Striscia e a Gaza City a "spostarsi immediatamente" nel settore sud, "per la propria sicurezza". "La vostra finestra di opportunità si sta chiudendo", ha avvertito il portavoce militare Daniel Hagari. "L'umanità resta impressionata dal massacro compiuto da Hamas il 7 ottobre: un massacro di vite innocenti, uomini, donne, bambini e neonati, con la testa mozzata, uccisi, violentati, bruciati vivi. Noi non lo dimenticheremo, come non dimenticheremo il rapimento di oltre 200 ostaggi".
Il sistema satellitare Starlink di SpaceX garantirà le connessioni internet alle Ong umanitarie riconosciute che operano a Gaza. Lo annuncia Elon Musk su X dopo il blocco delle comunicazioni nella Striscia.
"L'esitazione di Israele di fronte all'invasione di terra di Gaza dimostra uno stato di confusione e paura": lo ha affermato un dirigente di Hamas, Izzat al-Reshek, citato dall'agenzia di stampa Shehab, vicina a Hamas. "La resistenza è pronta allo scontro", ha aggiunto al-Reshek, denunciando poi che la privazione di acqua, combustibile e corrente elettrica imposta alla popolazione di Gaza da Israele "è un crimine di guerra".
Le sirene di allarme anti razzi da Gaza sono risuonate nel centro di Israele e nella zona grande di Tel Aviv. Lo ha fatto sapere l'esercito. In aria si sono sentite le esplosioni dell'intercettazione di razzi da parte dell'Iron Dome.
Secondo il ministero della Sanità di Hamas, sono a oggi 7.703 le persone uccise a Gaza dall'inizio di questa fase del conflitto con Israele, avvenuto lo scorso 7 ottobre.
"Sono in contatto costante con il ministro Crosetto e gli alleati. Noi abbiamo un pattugliatore multidimensione che è pronto a raggiungere le acque di fronte a Gaza per portare aiuti umanitari. E abbiamo altre due fregate e una nave anfibia se servissero anche ospedali da campo". Lo ha detto il premier Giorgia Meloni in un punto stampa ad Acqualagna, sul conflitto in Medioriente.
Hamas ha ricevuto dal ministero degli Esteri di Mosca una lista di russi che potrebbero essere tra gli ostaggi, li sta cercando ed è pronto a rilasciarli. Lo ha dichiarato a Ria Novosti Musa Abu Marzouk, membro responsabile delle relazioni con l'estero. "Da parte russa abbiamo ricevuto una lista di cittadini che hanno la doppia cittadinanza. Siamo molto attenti a questa lista e la gestiremo con attenzione perché guardiamo alla Russia come al nostro più caro amico", ha dichiarato. Secondo Marzouk, la lista contiene in totale otto nomi che Hamas sta trattando "come ospiti" e ha aggiunto che "non appena li troveremo li rilasceremo".
Qualsiasi conflitto in corso nel continente eurasiatico può trasformarsi in una grande guerra: lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, all'agenzia di stampa bielorussa BelTA. "Penso che i conflitti siano tutti pericolosi a modo loro. Ognuno di loro può scatenare una grande guerra. Mi riferisco in particolare a ciò che sta accadendo in Medio Oriente", ha affermato il capo della diplomazia russa. Distruggere la Striscia di Gaza o espellere due milioni di residenti dall'enclave palestinese rischia di provocare "una crisi che potrebbe durare decenni, se non secoli", ha aggiunto, riporta la Tass.
L'esercito israeliano ha ucciso il comandante delle Forze navali di Hamas della Brigata di Gaza city Ratib Abu Tzahiban. Lo ha detto il portavoce militare, secondo cui Tzahiban ha organizzato e comandato il tentativo di infiltrazione in Israele del 24 ottobre. La Marina - ha aggiunto il portavoce - sta fornendo sostegno alle forze terrestri impegnate fino a ora all'interno di Gaza per l'incursione cominciata ieri sera.
"I 14 italiani che sono nella Striscia, sono tutti sotto la Linea Rossa... sono tutti salvi, non ci sono combattimenti, non ci sono rischi in questo momento": lo ha detto al Tg2 il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, collegato dall'Unità di Crisi della Farnesina.
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Le Forze di difesa israeliane hanno pubblicato dei video che mostrano colonne di veicoli blindati che si muovono lentamente in aree aperte e sabbiose di Gaza. Si tratta della prima conferma in video della presenza delle truppe di terra israeliane nella Striscia. Israele sta espandendo la sua operazione di terra con fanteria e veicoli corazzati sostenuti da attacchi "massicci" dall'aria e dal mare, ha riferito il portavoce dell'esercito Daniel Hagari.
Il portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf), Daniel Hagari, ha affermato oggi che l'esercito sta lavorando sia per eliminare Hamas, sia per restituire a Israele gli ostaggi detenuti nella Striscia di Gaza. "Stiamo operando secondo gli obiettivi che sono stati fissati: smantellare Hamas, proteggere i confini e uno sforzo nazionale per restituire gli ostaggi", ha affermato Hagari. "Riportare a casa gli ostaggi è uno sforzo nazionale della massima importanza e tutte le nostre attività, operative, di intelligence, sono finalizzate alla realizzazione di questo obiettivo", ha aggiunto.
L'attacco israeliano a Gaza non potrà che provocare "molte vittime perché il nemico è immerso all'interno di una comunità palestinese enorme" ed è "difficile un'operazione chirurgica". Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in un intervento telefonico al Tg1.
Poco fa l'esercito israeliano ha sventato un missile terra-aria lanciato da Libano verso un drone israeliano. Lo ha detto il portavoce militare aggiungendo che ora l'esercito sta colpendo in risposta il luogo da cui è partito il missile.
Uno dei portavoci dell'esercito israeliano, il tenente colonnello Peter Lerner, ha parlato questa mattina di "invasione limitata" della Striscia di Gaza, dopo una notte di intensi combattimenti di terra tra l'esercito israeliano e Hamas. L'Idf ha affermato che le sue truppe di terra questa mattina si trovavano ancora all'interno di Gaza e che non hanno ripiegato, contrariamente alle escursioni delle due notti precedenti.
"Le nostre forze di terra si trovano ancora sul terreno e portano avanti la guerra": lo ha affermato il portavoce militare Daniel Hagari. "La notte scorsa sono entrate nel nord della Striscia e hanno esteso le attivita' di terra. A questa operazione partecipano unita' di fanteria, dei carristi, del genio e dell'artiglieria, sostenuti da un forte volume di fuoco".
L'esercito israeliano ha ucciso il comandante delle Forze navali di Hamas della Brigata di Gaza city Ratib Abu Tzahiban. Lo ha detto il portavoce militare secondo cui Tzahiban ha organizzato e comandato il tentativo di infiltrazione in Israele dello scorso 24 ottobre. La Marina - ha aggiunto il portavoce - sta fornendo sostegno alle forze terrestri impegnate fino ad ora all'interno di Gaza per l'incursione cominciata ieri sera.
Il presidente turco Erdogan chiede a Israele di "mettere fine a questa follia" e di "fermare gli attacchi". Lo riferisce l'agenzia turca Anadolu.
L'esercito israeliano è pronto a permettere l'ingresso di quantità significativamente maggiore di aiuti umanitari dall'Egitto nel sud della Striscia di Gaza. L'esercito ritiene infatti, hanno riferito i media, che un maggiore afflusso di aiuti - ma con l'esclusione del carburante per tema che finisca nelle mani di Hamas - attraverso il valico di Rafah incoraggi un numero maggiore di palestinesi a lasciare il nord della Striscia e Gaza City - dove è maggiore la pressione militare delle forze israeliane - per il sud dell'enclave palestinese.
"Questa notte è stata la più terribile di tutte le notti e l'abbiamo passata con grande ansia. E' stata una notte in bianco e lunga, sullo sfondo della grande operazione dell'esercito nella Striscia di Gaza e della completa incertezza riguardo al destino dei rapiti che sono trattenuti là e sono anch'essi soggetti a pesanti bombardamenti". Lo dichiara il Forum delle famiglie degli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas, chiedendo "un incontro urgente" con il premier Benyamin Netanyahu.
"Il nostro Consolato a Gerusalemme sta facendo di tutto per contattare i nostri (connazionali) che sono nella Striscia di Gaza e purtroppo le comunicazioni sono interrotte, ma poco fa il Consolato è riuscito a raggiungere una delle persone, che ha inviato un messaggio positivo": lo ha detto al Tg1 il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani. "Il contesto è molto complicato... è la priorità del governo seguire gli italiani che sono là - ha aggiunto -. Continuiamo a monitorare la situazione minuto per minuto... E' arrivato questo messaggio positivo dal nostro Console a Gerusalemme".
Le forze israeliane, entrate venerdì sera a Gaza, sono ancora nella Striscia mentre continua l'operazione avviata con le truppe e i tank. Lo riferiscono i media. Il capo di stato maggiore Herzi Halevi, secondo le stesse fonti, attualmente sta tenendo una valutazione della situazione in corso al termine della quale saranno prese decisioni in merito alla continuazione dell'operazione di terra.
"Ieri, i terroristi Hezbollah hanno tentato di lanciare razzi verso il territorio israeliano. I razzi sono caduti in Siria. Nella notte i jet israeliani hanno risposto colpendo infrastrutture militari di Hezbollah in Libano". Lo riferisce l'esercito israeliano.
Sono stati circa 150 gli obiettivi sotterranei, tunnel compresi, colpiti dall'aviazione israeliana la scorsa notte nel nord della Striscia Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui sono stati uccisi diversi terroristi.
"Aerei da caccia guidati da precise informazioni di intelligence hanno ucciso la notte scorsa il capo della formazione aerea dell'organizzazione terroristica Hamas, Ezzam Abu Raffa. Era responsabile della gestione degli apparati Uav, dei droni, del rilevamento aereo, dei parapendii e della difesa aerea dell'organizzazione Hamas". Lo scrive su X l'Aeronautica Militare israeliana
Quella appena trascorsa è stata la "peggiore notte" dall'inizio della guerra per l'intensità dei bombardamenti. Lo hanno riferito ad Haaretz alcuni residenti della Striscia di Gaza, secondo i quali ci sono stati attacchi incessanti da parte delle forze armate israeliane nella parte orientale della città, dal campo profughi di Jabaliya a Bet Lahiya e Bet Hanun. Sono stati segnalati attacchi anche nella Striscia centrale e a Khan Yunis nel sud.
Le truppe israeliane sono attualmente impegnate in una serie di scontri a fuoco con i combattenti di Hamas nella striscia di Gaza. Lo ha riferito al "New York Times" un portavoce delle Forze armate israeliane, Nir Dinar, senza precisare se si tratti dell'avvio ufficiale di una operazione militare nella regione. "Le nostre truppe e i nostri carri armati si trovano nella striscia di Gaza, e sono impegnate in diversi scontri a fuoco", ha detto, dopo che il braccio armato di Hamas ha annunciato sui suoi canali social l'ingresso di migliaia di militari israeliani nella striscia.
"L'Italia si è astenuta" sulla risoluzione Onu per la tregua a Gaza "perché se da un lato riconosce gli sforzi delle parti arabe, questi non sono stati abbastanza per votare a favore. Manca la condanna inequivocabile degli attacchi di Hamas a Israele, manca il riconoscimento del diritto di difendersi di ogni Stato sotto attacco, in questo caso Israele, e non menziona la richiesta del rilascio immediato e incondizionato degli ostaggi del 7 ottobre". Lo ha detto l'ambasciatore Maurizio Massari, rappresentante permanente italiano all'Onu.
Hamas vorrebbe una tregua di qualche giorno e chiede il rilascio dei suoi sostenitori nelle carceri israeliane in cambio di 100 ostaggi israeliani detenuti nella Striscia di Gaza. Lo fa filtrare l'agenzia palestinese Maan citata dall'agenzia russa Tass.
L'Unicef afferma di aver perso i contatti con il personale di Gaza. "Sono estremamente preoccupata per la loro sicurezza e per un'altra notte di indicibile orrore per 1 milione di bambini", ha scritto su 'X' Catherine Russell, direttrice generale dell'Unicef.
L'amministrazione Usa è "molto preoccupata" per una possibile escalation della guerra fra Israele e Hamas. Lo afferma il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby alla Cnn
"C'erano negoziati e anche sforzi politici per arrivare a una intesa" sul cessate il fuoco e lo scambio di prigionieri, ma "dopo gli ultimi raid di Israele su Gaza" non ci sono più colloqui. Lo afferma il portavoce di Hamas, Osama Hamdan, citato da al Jazeera.
"Stiamo ricercando capacità anticarro, distruggendo posti di osservazione e attaccando i terroristi laddove li troviamo in prima linea o nella periferia della Striscia di Gaza". Lo ha detto il portavoce delle forze di difesa israeliane Peter Lerner ad Abc News, aggiungendo che si tratta di una operazione condotta "al fine di creare condizioni operative ottimali sul terreno". Le truppe, ha aggiunto, hanno "condotto queste attività" per "diversi giorni" ma ha affermato di non poter fornire dettagli specifici a causa di "problemi operativi". "Intendiamo smantellare le loro capacità, distruggere il loro governo e assicurarci che non possano mai più utilizzare la Striscia di Gaza come punto di partenza contro il nostro popolo", ha quindi aggiunto.
L'amministrazione Biden sta esortando Israele a ripensare il suo piano per un'offensiva di terra a Gaza, e a optare per un'operazione più "chirurgica" usando aerei e forze speciali per raid mirati e precisi. Lo riporta il Washington Post citando alcune fonti, secondo le quali l'amministrazione è preoccupata dalle potenziali ripercussioni di un assalto totale e dubita sempre di più che possa centrare l'obiettivo di Israele di eliminare Hamas. Un'invasione potrebbe inoltre far deragliare le trattative per il rilascio degli ostaggi.
L'ufficio stampa di Hamas a Gaza ha annunciato poco fa su Telegram che "è in corso un massiccio tentativo di Israele di penetrare nella Striscia da nord e da est...numerosi tank israeliani sono stati distrutti. La battaglia è in corso attorno alla barriera di divisione".