A "Controcorrente" parla Ivan Fedorov: "Mi hanno messo in una camera di sicurezza e tolto il telefonino"
"Mi hanno messo in una camera di sicurezza e mi hanno tolto il telefonino. Non sapevo più nulla dei miei parenti, delle persone che lavorano con me, della mia città". A "Controcorrente" parla Ivan Fedorov, sindaco di Melitopol, rapito dai soldati russi e messo in prigione, in arresto preventivo, per sei giorni.
"Volevano estrarmi delle informazioni: sulla situazione politica e sulla struttura amministrativa", ricorda il primo cittadino ucraino. "Mi hanno anche chiesto di dimettermi dalla posizione di sindaco e di renderla vacante, ma questo per me era impossibile, per l'impegno che avevo preso verso la città".
Ora, però, a capo di Melitopol c'è un'altra persona. "Non è un sindaco. È un po' un fantoccio dei russi, che non ha risolto i nostri problemi", specifica Fedorov.