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Hamas libera 13 israeliani e 4 stranieri | Scarcerati 39 palestinesi | Netanyahu: con 10 ostaggi rilasciati al giorno è possibile estendere la tregua

Terzo giorno di tregua. Biden: "Continuare a lavorare per il rilascio degli ostaggi". Abu Mazen: "Gaza sia restituita all'Anp" 

27 Nov 2023 - 00:02

Terzo giorno di tregua nella guerra in MediorienteHamas rilascia 17 ostaggi, 13 israeliani e quattro stranieri fra cui un russo dopo mediazione "diretta" di Mosca, e Israele risponde liberando dalle sue carceri 39 prigionieri palestinesi, tutti minorenni. È stata necessaria una mediazione da parte del Qatar per uscire dall'impasse. Telefonata tra Netanyahu e Biden. "I due leader hanno discusso della situazione a Gaza, della pausa nei combattimenti e dell'aumento dell'ulteriore necessaria assistenza umanitaria" nella Striscia. Il premier israeliano ha detto al presidente Usa che "c'è un piano di intesa che prevede la liberazione di 10 ostaggi per ogni ulteriore giorno di tregua". Mentre l'inquilino della Casa Bianca ha ricordato che la "soluzione dei due Stati ora è più importante che mai" e che il suo "obiettivo è estendere la tregua oltre lunedì". Fonti hanno rivelato che "Hamas è disposto a prolungare la tregua fino a 4 giorni".  


Osama Hamdan, portavoce di Hamas,  ha detto ad Al Jazeera di aspettarsi che il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, spinga Israele a porre fine alle operazioni militari nella Striscia di Gaza. "Il presidente Biden ha la capacità di porre fine all'offensiva israeliana contro Gaza. Ha il potere per farlo e parlare di estensione del cessate il fuoco non è la soluzione", ha dichiarato. "La soluzione è fermare l'attacco israeliano contro Gaza e costringere Israele ad attuare le risoluzioni internazionali riguardanti il ?popolo palestinese", ha aggiunto.
 


I cinque comandanti militari di Hamas uccisi a Gaza dall'esercito israeliano e dai suoi servizi segreti "erano tutti figure chiave di Hamas. Erano al centro delle attività terroristiche condotte contro Israele e hanno avuto un ruolo determinante nelle stragi del 7 ottobre": lo ha affermato il portavoce militare Daniel Hagari, riferendosi alle uccisioni di Ahmed Randour (o: Ghandour), Aiman Siam, Wael Rajeb, Farsan Khalifa e Rafat Salman.


"Hamas ha informato i mediatori che i movimenti di resistenza sono disposti a prolungare l'attuale tregua fino a quattro giorni". Lo hanno rivelato fonti vicino ad Hamas all'Afp. "La resistenza ritiene che sia possibile garantire il rilascio dai 20 ai 40 prigionieri israeliani".


"Il mio obiettivo è estendere la pausa dei combattimenti oltre domani": lo ha detto Joe Biden in una conferenza stampa improvvisata. Il presidente ha confermato che a breve parlerà col premier israeliano Netanyahu.


C'è anche Abigail Mor Edan, la bimba israelo-americana di 4 anni i cui genitori sono stati uccisi negli attacchi di Hamas il 7 ottobre, tra gli ostaggi rilasciati oggi nel terzo giorno di tregua a Gaza. Lo riferisce la Cnn, citando proprie fonti e precisando che è nelle mani della Croce Rossa. Il suo compleanno è stato venerdì. Anche il presidente Usa Joe Biden ha confermato che la bimba è stata liberata.


Un'anziana donna ha avuto sabato un diverbio con un guardiano di Hamas poco prima di essere rilasciata: non voleva essere rilasciata, almeno in quel momento. Lo scrive il ministro della sanità Uriel Buso, del partito ortodosso Shas. "Ho incontrato Adina Moshe, 72 anni, appena tornata da Gaza. Mi ha raccontato - precisa il ministro - di aver discusso con un terrorista durante la sua liberazione e di avergli chiesto che al suo posto liberassero un'altra donna: più anziana e in condizioni fisiche peggiori". "Questa - scrive il ministro - è l'essenza dell'eroismo di queste persone rare".


Joe Biden ha detto di aspettarsi che altri americani siano rilasciati da Hamas, insieme ad altri ostaggi. Il rilascio di altri prigionieri "è la prova che l'accordo sta funzionando", ha aggiunto.


Gli ostaggi rilasciati oggi da Hamas sono entrati in Israele. Lo riferiscono i media. Sono entrati da un valico situato nel centro della striscia di Gaza, all'altezza del kibbutz di Beeri, e non dal valico di Rafah con l'Egitto.


Una donna rilasciata oggi da Hamas è "in condizioni gravi". Lo ha appreso la televisione commerciale Canale 13 secondo cui la donna - la cui identità non è stata precisata - è stata trasportata in elicottero all'ospedale Soroka di Beer Sheva (Negev).


Joe Biden parlerà oggi con il premier Benjamin Netanyahu: lo ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale Usa Jake Sullivan alla Cbs.


L'Autorità Palestinese per gli Affari dei Prigionieri e degli Ex-Detenuti ha annunciato i nomi dei 39 detenuti del terzo gruppo che sarà rilasciato oggi come parte dello scambio con gli ostaggi israeliani, sottolineando che sono tutti minorenni, la maggior parte provenienti da Gerusalemme.


"Noi andiamo fino in fondo, fino alla vittoria": lo ha affermato oggi il premier Benyamin Netanyahu durante un sopralluogo fra le forze armate dislocate nel nord della striscia di Gaza. "Niente ci fermerà. Siamo convinti di avere la forza, la potenza, la volontà e la determinazione per raggiungere tutti gli obiettivi della guerra, e così faremo". Gli obiettivi, ha ribadito, sono "la distruzione di Hamas, il recupero di tutti i rapiti e la garanzia che Gaza non possa più rappresentare una minaccia per Israele".


L'Idf conferma che 14 ostaggi israeliani e 3 thailandesi sono stati consegnati da Hamas alla Croce Rossa. Una fonte della sicurezza al valico di Rafah e una fonte della Mezzaluna Rossa hanno detto che saranno trasferiti dalla sicurezza egiziana, per essere consegnati alla parte israeliana, al valico di Kerem Shalom. Saranno poi trasferiti in aereo a una base israeliana e in poi in ospedale.


La Striscia di Gaza dovrebbe essere posta sotto il controllo e la sovranità dell'Autorità palestinese, ha detto il presidente dell'Autorità nazionale palestinese Abu Mazen, sottolineando che non esiste alcuna soluzione militare per Gaza oltre al suo ritorno all'Anp. "Gaza è una parte inseparabile dello stato palestinese", ha detto, come riporta il Jerusalem Post. Abu Mazen ha sottolineato che solo una soluzione politica, che comprenda la creazione di uno Stato palestinese, può portare pace e sicurezza. "E' impossibile appoggiare i piani dell'occupazione israeliana di separare Gaza dalla Cisgiordania e Gerusalemme", ha detto. 


"In omaggio agli sforzi del presidente Vladimir Putin e in un segno di rispetto per la posizione della Russia sulla questione palestinese, abbiamo rilasciato uno dei detenuti che ha cittadinanza russa". Lo ha affermato Hamas, citato dalla radio pubblica israeliana Kan. Per ora non ci sono altri dettagli disponibili


L'estensione della tregua di 4 giorni dipende da Hamas. Lo ha detto il consigliere per la Sicurezza nazionale Usa Jake Sullivan alla Cnn. "Se questo particolare accordo verrà esteso o meno - ha spiegato - dipende in realtà da Hamas, perché Israele è stato molto chiaro nell'ambito dell'accordo: è pronto a continuare la pausa per ogni giorni in cui Hamas libera altri 10 ostaggi. Quindi la palla è nel campo di Hamas, se non lo farà, sarà sua responsabilità". 


"Da quando è iniziata la guerra lavoro 24 ore al giorno, tutti i giorni. E' davvero difficile. Durante le precedenti guerre non avevo visto ferite così severe. Oggi ci sono casi gravi e tutte le lesioni includono ustioni. Immaginate di ricevere 100 o 200 pazienti al giorno, a volte anche 500. E ogni giorno diventa sempre più difficile perché molti altri ospedali sono stati evacuati. Tutti i pazienti vengono da noi. E la maggior parte dei pazienti che vediamo sono donne e bambini". E' la testimonianza del dottor Hafer Abukhussa, chirurgo plastico e ricostruttivo di Medici senza frontiere nell'ospedale Nasser, nel sud della Striscia di Gaza. "Quello che mi ha fatto più male è vedere un bambino, un bambino innocente, un bambino ferito, che aveva bisogno di un'operazione chirurgica importante perché aveva perso un arto. Questo bambino aveva anche perso tutta la sua famiglia. Quando si è svegliato dall'anestesia ha chiesto di poter vedere la sua famiglia. E' una situazione davvero straziante". 


L'esercito israeliano ritiene che il ritardo nel rilascio degli ostaggi ieri sia da attribuire alla perdita del controllo da parte di Hamas del nord della Striscia di Gaza, che ha portato alla mancanza di comunicazione dentro l'organizzazione sull'adempimento dei termini dell'accordo di cessate il fuoco. Secondo alti funzionari militari, "Hamas non ha il quadro completo, le cose non sono 'sempre chiare per loro'". I funzionari hanno inoltre affermato che "il trasferimento dei sequestrati all'interno di Gaza è complesso, poiché si sta cercando di farlo in modo nascosto agli occhi dell'esercito". L'esercito afferma inoltre chei terroristi stanno sfruttando la pausa nei combattimenti per rinnovare le loro forze e migliorare i piani per la prossima fase dei combattimenti a Gaza. 


© Ansa

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"Mia madre è stata con me per tutta la prigionia. Due giorni prima del rilascio, ci hanno separato". Lo ha detto Hila Rotem Shoshani, la tredicenne  rilasciata da Hamas insieme ad altri ostaggi, ma senza sua madre. Lo riporta l'emittente israeliana N12. Il mancato rilascio di Raya, la madre di Hila, e del fratello maggiore di Mia Regev, Itai, aveva causato tensioni tra Hamas e Israele. Nell'accordo per il rilascio di ostaggi è previsto che le famiglie non vengano separate. Hamas, come riportato dai media israeliani, ha comunicato ieri a Israele che non era stata in grado di localizzare la madre di Hila e il fratello di Mia Regev e di non aver quindi violato l'accordo. 


Il servizio carcerario israeliano afferma di aver ricevuto un elenco di detenuti palestinesi che saranno liberati oggi come parte dell'accordo con Hamas, che vedrà anche il rilascio di un gruppo di ostaggi da Gaza oggi. Lo scrive Times of Israel. Non è stato specificato quanti nomi ci siano sulla lista. L'accordo prevede che per ogni ostaggio israeliano vengano rilasciati tre detenuti palestinesi. Il Servizio penitenziario afferma che i prigionieri saranno trasferiti nella prigione di Ofer in Cisgiordania per controlli medici da parte della Croce Rossa internazionale, prima del loro rilascio in Cisgiordania o Gerusalemme. Est. Verranno liberati solo dopo il rilascio del gruppo di ostaggi israeliani e la verifica della loro identità. 


Funerali di alcuni comandanti dell'ala militare di Hamas, Brigate Ezzedin Al-Qassam. Lo rendono noto fonti locali secondo cui migliaio di sostenitori di Hamas seguono i feretri di Ahmed Randour, il comandante della zona nord della Striscia di Gaza, di Ayman Siam, capo della divisione del lancio dei missili, e di altri tre dirigenti morti nei bombardamenti israeliani. Randour era uno dei fondatori del braccio armato di Hamas e aveva acquisito ulteriore prestigio al suo interno con il rapimento del soldati Gilad Shalit nel 2006. Era considerati un "braccio destro" del leader politico locale Yihia Sinwar. 


L'alto funzionario della Croce Rossa Pascal Hundt ha dichiarato alla rete britannico Sky News che non è sicuro che oggi verranno rilasciati altri ostaggi, come riferiscono i media israeliani. Hundt ha però precisato che la Croce Rossa ha una squadra in attesa. Ieri c'era stato un ritardo significativo nella consegna del secondo gruppo di ostaggi: Hamas ha accusato Israele di non aver rispettato gli obblighi previsti nell'accordo e ha detto che meno camion umanitari rispetto a quelli concordati erano stati in grado di raggiungere il nord di Gaza. Alla fine ostaggi e prigionieri sono stati rilasciati dopo diverse ore grazie, pare, a un intervento di mediazione da parte egiziana. 


Il segretario di Stato americano Antony Blinken è attesa in Israele questa settimana. Lo riporta Haaretz. Sarà la quarta visita di Blinken in Israele nel giro di un mese e mezzo, dall'inizio della guerra. 


Israele accusa Hamas di aver violato i termini dell'accordo e di aver rilasciato la 13enne Hila Rotem senza la madre Raya. Hamas si difende e spiega di non aver violato l'accordo con Israele, che prevede che madri e figli in ostaggio non vengano separati nel momento della liberazione. "Non abbiamo trovato Raya", dicono i vertici dei miliziani, secondo quando riporta l'emittente israeliana N12. 


Hamas ha rilasciato un comunicato in cui ammette che Israele ha ucciso circa dieci giorni fa diversi leader dell'organizzazione terroristica, tra cui il comandante della divisione regionale dell'organizzazione nel nord della Striscia, Ahmed Randour, e il capo della divisione dei lanci di missili Ayman Siam. Lo riporta Ynet. Nella nota diffusa dall'ala militare di Hamas, le Brigate Az ad-Din Al-Qassam, si legge che Randor e Siam, insieme ad altri "leader" dell'organizzazione, "sono saliti a posizioni di eroismo e onore nella battaglia di "Bol Al-Aqsa". Questa è "una jihad di vittoria o di martiri". 


Due palestinesi sono stati uccisi dalle forze israeliane a Nablus e Jenin nelle prime ore di questa mattina, secondo il ministero della Sanità palestinese, portando a sei il numero dei palestinesi uccisi dalle forze israeliane in Cisgiordania nella notte. Lo riferisce l'agenzia Reuters sul suo sito web.


Sale ancora il numero dei reporter morti a causa della guerra tra Israele e Hamas. Il Comitato per la protezione dei giornalisti (Cpj) afferma che il numero di giornalisti e operatori dei media uccisi tra il 7 ottobre e il 25 novembre è pari a 57. Di questi, secondo la stessa fonte, 50 sono palestinesi, quattro israeliani e tre libanesi. L'osservatorio, citato da Al Jazeera online, ha inoltre aggiunto che almeno 11 giornalisti sono rimasti feriti, tre risultano dispersi e 19 arrestati.


Una nuova lista di ostaggi che dovrebbero essere rilasciati oggi da Hamas è stata ricevuta dall'ufficio del primo ministro israeliano. Lo riportano i media, spiegando che il governo si è già attivato informando le famiglie.


"Per quanto felici siamo, e non c'è persona più felice di noi in questo momento, noi continueremo a combattere per il ritorno di tutti il prima possibile". Queste le parole con cui uno dei parenti degli ostaggi liberati oggi da Hamas ha commentato il rilascio a Canale 13, come riportato da Haaretz. Aviv Habaron ha potuto riabbracciare oggi la nipote Adi Shoham e i suoi figli Neve, di 8 anni, e Yahel, di 3. "Speriamo che i prossimi gruppi vengano rilasciati nei prossimi giorni", ha detto.


La ministra degli Esteri tedesca si è detta "sollevata" per il rilascio di un secondo gruppo di ostaggi da parte di Hamas, tra cui compaiono altri quattro cittadini con la doppia cittadinanza, tedesca e israeliana. "Tra gli ostaggi liberati ci sono quattro cittadini tedeschi con doppia cittadinanza. Penso a loro e a quelli ancora in mano ad Hamas. Stiamo lavorando con tutte le nostre forze perché anche loro tornino presto liberi", ha scritto su X. Già venerdì, nel primo giorno di tregua, Hamas aveva rilasciato altri quattro cittadini israelo-tedeschi. 


Le autorità israeliane hanno annunciato il rilascio di 39 detenuti palestinesi in cambio degli ostaggi liberati da Hamas. Le immagini televisive mostrano i prigionieri liberati accolti a Gerusalemme est. La persona più importante che figura nell'elenco dei prigionieri liberati è Israa Jaabis, 38 anni, condannata per aver fatto esplodere una bombola di gas nella sua auto a un posto di blocco nel 2015, ferendo un agente di polizia. Era stata condannata a 11 anni di prigione.

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