A compiere la strage un gruppo di cinque uomini armati e in divise da poliziotti
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Almeno undici persone sono state uccise nella tarda serata di sabato in una sala da biliardo di Tegucigalpa, da un gruppo di cinque uomini armati e in divise da poliziotti. Lo rendono noto i media della capitale dell'Honduras, precisando che ci sono anche tre feriti gravi. Il massacro è avvenuto nel "Club deportivo billares Lino" della città, precisano i media.
"Da quanto sappiamo al momento, cinque persone che indossavano divise simili a quelle della polizia sono entrate nel locale e hanno iniziato a fare dei controlli. All'improvviso hanno estratto delle armi, forse delle A-47, e hanno iniziato a sparare all'impazzata", hanno sottolineato gli investigatori, ricordando che il gruppo di killer era arrivato nel locale a bordo di un'auto rossa.
Secondo statistiche dell'Onu, l'Honduras è il Paese più povero dell'America Latina dopo Haiti e uno dei più violenti - se non il più violento - al mondo: 86 omicidi per 100mila abitanti (dieci volte la media mondiale, pari a 8,8). Il doppio, di fatto, degli indici di altri paesi della regione con forti problemi di criminalità, per esempio il Venezuela ed El Salvador. Un triste record, dovuto soprattutto all'imperversare delle "maras" (gang criminali) e di milizie private.
Tre giorni fa nella sua abitazione di la Esperanza, nell'est del Paese, è stata uccisa Berta Caceres, l'ecologista indigena che nel 2015 aveva ottenuto il massimo riconoscimento mondiale per le lotte ambientaliste, il premio Goldman.