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Un tribunale di Hong Kong ha condannato 14 attivisti pro-democrazia per "cospirazione finalizzata alla sovversione", secondo la legge sulla sicurezza nazionale imposta da Pechino all'ex colonia che ha quasi spazzato via il dissenso pubblico. Si erano sempre dichiarati non colpevoli, ora rischiano l'ergastolo. Altri due imputati, due ex consiglieri distrettuali, Lawrence Lau e Lee Yue-shun, sono stati assolti.