Hong Kong, l'ultimatum degli studenti: "Il primo ministro via entro mezzanotte"
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Se il governo non si dimetterà, i giovani annunciano nuove e aggressive proteste
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Il primo ministro di Hong Kong se ne vada entro mezzanotte, oppure si scateneranno nuove e aggressive manifestazioni di protesta. E' questo l'ultimatum lanciato dagli studenti scesi in piazza per contestare il governo dell'isola e soprattutto il suo leader, Chun-ying Leung.
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L'ultimatum è stato lanciato dai portavoce delle due principali organizzazioni studentesche del territorio in una conferenza stampa ad Admirality, una delle aree del centro città, occupato dalla scorsa settimana dai manifestanti. Lester Shum della Federazione degli studenti di Hong Kong e Agnes Chow di Scholarism hanno aggiunto che se il "chief executive" non si dimetterà, i giovani occuperanno una serie di edifici pubblici. Leung ha dichiarato più volte di non avere alcuna intenzione di lasciare la sua carica.
Proprio mercoledì intanto è iniziata la due giorni di vacanza per la Festa della Repubblica e la gente per le strade di Hong Kong è aumentata ancora. In tanti sono arrivati per esprimere la loro solidarietà ai giovani contestatori, che al governo centrale di Pechino chiedono elezioni pienamente libere nel 2017 per chiedere il successore di Leung.
Sono intanto continuate le dimostrazioni di dissenso, con alcune decine di studenti che hanno contestato la cerimonia dell'alzabandiera, ripetendo con gesti e slogan la loro richiesta. Tra i contestatori c'era anche il leader 17enne della protesta, Joshua Wong. I giovani si sono radunati davanti a piazza Bauhinia dove si è svolta la cerimonia per il sessantacinquesimo anniversario della fondazione della Repubblica popolare Cinese.
Alcuni dei manifestanti sono anche riusciti a superare il servizio di sicurezza avvicinandosi a Leung, che ha preso parte alla cerimonia. Poi sono stati allontanati.