Hong Kong, proteste contro il piano anti-maschere: scontri manifestanti-polizia
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Migliaia di persone si sono radunate e hanno eretto barricate per protestare contro l'applicazione di una legge risalente al 1922, epoca in cui la città asiatica era ancora una colonia britannica
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Un ragazzo di 14 anni è stato colpito da proiettili sparati da un agente di polizia durante gli scontri a Hong Kong. Lo scrive il South China Morning Post. Intanto la città si prepara a un nuovo weekend di tensione. La governatrice Carrie Lam ha annunciato che il divieto dell'uso di maschere in cortei e manifestazioni in luoghi pubblici sarà operativo da sabato.
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"E' una mossa necessaria per far fronte a una vera emergenza", ha detto la Lam. Migliaia di manifestanti mascherati sono scese in piazza, formando barricate e dando vita a scontri con la polizia. Un 14enne è rimasto ferito dopo essere rimasto colpito da alcuni spari degli agenti ed è stato portato in ospedale. I poliziotti hanno spiegato che ad aprire il fuoco è stato un agente che stava cercando di difendersi dall'aggressione dei manifestanti.
Sfidando il bando effettivo dalla mezzanotte, i manifestanti si sono scontrati con la polizia in tenuta antisommossa a Wong Tai Sin e a Sha Tin. A Sheung Wo Che Road si segnalano barricate e incendi, mentre in centro si registrano tafferugli e blocchi tra Nathan Road e Argyle Street.
La città sta vivendo la più grave crisi politica dal suo ritorno sotto la giurisdizione cinese nel 1997, con azioni quasi quotidiane che chiedono riforme democratiche e denunciano il declino delle libertà e la crescente interferenza di Pechino negli affari di Hong Kong. Né il governo centrale cinese né l'esecutivo di Hong Kong, in linea con Pechino, sono riusciti ad allentare le tensioni, che stanno provocando scontri sempre più violenti tra manifestanti e polizia.
"I giovani rischiano la vita, non importa per loro essere imprigionati per dieci anni, quindi non indossare una maschera sarà un problema per loro", ha affermato un manifestante. Martedì è stato il giorno più violento a Hong Kong da giugno, mese di inizio delle mobilitazioni. Mentre la Cina celebrava il settantesimo anniversario della fondazione del suo regime, l'ex colonia britannica è stata teatro di scontri in molti quartieri che hanno messo a dura prova le forze dell'ordine. Un agente di polizia ha sparato per la prima volta un proiettile a distanza ravvicinata contro un manifestante, ferendolo gravemente.
Il divieto riguarda tutte le manifestazioni non autorizzate o illegali, quelle approvate dalla polizia e si estende al trucco facciale per coprire e camuffare la propria identità. Il segretario alla Sicurezza, John Lee, ha detto che la stretta interesserà ogni corteo con oltre 30 persone e sit-in con più di 50 partecipanti. Le pene ai trasgressori sono di un massimo di un anno di reclusione e/o la multa di 25mila dollari di Hong Kong (circa 3.200 dollari americani).
Il divieto prevede eccezioni, come nel caso di motivi di salute e religiosi, e conferisce alla polizia il potere di chiedere a chiunque di rimuovere la maschera in un luogo pubblico. In caso di resistenza, si rischiano fino a sei mesi di reclusione.