© Marine Mind
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Il cetaceo è stata trovata morto nei giorni scorsi nel porto di Stavanger
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Hvaldimir, il beluga conosciuto come "balena spia" dei russi, è stato ucciso. Lo ha dichiarato Regina Haug, fondatrice dell'associazione OneWhale: "Quando ho visto il suo corpo e le numerose ferite, ho capito subito che era stato colpito a morte". La sua carcassa era stata trovata nel porto di Stavanger, nel sud-ovest della Norvegia.
Il sospetto che non si trattasse di una morte naturale c'era già prima dell'autopsia. Con un’età stimata di circa 15 anni, Hvaldimir era ancora giovane per una specie che può vivere fino a 60 anni. In questi giorni Haug ha raccontato che nel corpo dell'animale è stato trovato un proiettile che sarebbe la causa della morte, oltre a numerose ferite già visibili da una perizia esterna: "Non c'è alcun dubbio che questo animale gentile e mansueto sia stato ucciso in modo insensato. Cercheremo di ottenere giustizia per Hvaldimir e speriamo che qualcuno si faccia avanti con informazioni sul suo omicidio", ha aggiunto. L'associazione OneWhale, insieme a Noah, ha presentato una denuncia a polizia locale e autorità nazionale norvegese.
OneWhale si era presa cura di Hvaldimir da quando il beluga cinque anni fa era stato avvistato con un'imbracatura da GoPro riportante la scritta "attrezzatura di San Pietroburgo". Da lì il sospetto che fosse stato addestrato dai russi per scopi di spionaggio. Da quell'aneddoto era nato anche il nome che unisce Hval (balena in norvegese) e Vladimir, il nome di Putin. Negli anni, la balena era diventata una star per la sua grande capacità di socializzare con gli umani. Mosca non ha mai smentito le teorie sull'animale-spia. Infine, le autorità norvegesi, in seguito a un’indagine, avevano concluso che la balena potesse essere stata effettivamente addestrata dal Cremlino.