COMPARSO IN DIVERSI VIDEO

Il boia dell'Isis è un 27enne di Londra L'antiterrorismo lo arrestò nel 2010

Secondo Scotland Yard il vero nome di Jihadi John è Mohamed Emwazi, già noto alle forze dell'ordine inglesi e sottoposto a divieto di espatrio

26 Feb 2015 - 20:06
 © dal-web

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E' stato identificato "Jihadi John", il boia dell'Isis comparso in diversi video di esecuzioni di ostaggi. Si tratterebbe di Mohamed Emwazi, 27enne londinese cresciuto in una famiglia agiata e con una laurea in Informatica. Lo ha rivelato la Bbc citando fonti di Scotland Yard. Emwazi era apparso per la prima volta nel video dell'esecuzione del giornalista americano James Foley. Si pensa sia arrivato in Siria per unirsi all'Isis nel 2012.

Il ragazzo, nato in Kuwait, si sarebbe avvicinato all'estremismo islamico dopo un viaggio in Tanzania organizzato a maggio del 2009. L'escursione, in realtà, durò poche ore: il 27enne, con due suoi amici - un tedesco convertito all'Islam che si chiama Omar e un certo Abu Talib - furono arrestati all'aeroporto di Dar es Salaam ed espulsi il giorno dopo. Le fonti non rivelano però le ragioni dell'arresto.

L'arresto del 2010 e il divieto di espatrio - Nel 2010, al rientro da un viaggio in Kuwait, Emwazi fu arrestato dall'antiterrorismo britannico. La polizia gli prese le impronte digitali e lo perquisì, inserendo poi il suo nome nella lista dei terroristi sotto controllo. Inoltre gli vietò la possibilità di espatrio e, quindi, di un ritorno in Kuwait.

I vicini: "Una famiglia tranquilla" - Nel quartiere dove ha vissuto il giovane, tutti si dicono sorpresi. "Era una famiglia tranquilla, persone carine", raccontano gli abitanti della zona ai giornalisti. La famiglia viveva in un tradizionale edificio di mattoni rossi dove oggi non sembra esserci nessuno. "C'è una forte somiglianza tra Mohamed Emwazi e Jihadi John", ha detto il direttore del gruppo di attivisti musulmani britannici Cage, Asim Qureishi, in una conferenza stampa a Londra. Qureishi ha conosciuto Emwazi nel 2009 e lo descrive "come estremamente gentile, educato e umile. Una persona molto diversa da quella apparsa nei video" dell'Isis.

Londra e Washington non commentano - Downing Street non commenta la notizia. La portavoce del primo ministro ha solo precisato che le voci su eventuali contatti fra il terrorista e i servizi segreti di sua maestà sono speculazioni. Anche Washington "non conferma né smentisce". "Il governo Usa prosegue le indagini sull'uccisione di cittadini americani da parte dell'Isis. Non commentiamo indagini in corso e perciò non siamo nella posizione di confermare o smentire l'identità di questo individuo", si legge in una nota della Casa Bianca.

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