GENIO E PERSEGUITATO

Il grande matematico Alan Turing sulle nuove banconote da 50 sterline

Lo straordinario scienziato britannico, che decifrò i codici nazisti e creò la "macchina di Turing" che precorse l'informatica, in vita fu perseguitato a causa della sua omosessualità

16 Lug 2019 - 12:27
 © -afp

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Nel 2021 il suo volto comparirà sulle nuove banconote da 50 sterline, ma in vita le autorità britanniche arrivarono addirittura a condannarlo alla castrazione chimica per la sua omosessualità. Si tratta di Alan Turing, grande matematico inglese, che dopo essere stato perseguitato nel suo Paese per il suo orientamento sessuale riceve oggi un importante riconoscimento postumo ad opera della Banca d'Inghilterra.

Lo scienziato che decifrò il codice dei nazisti - L'annuncio è stato dato dal governatore dell'istituto Mark Karney, che ha definito Turing "uno straordinario matematico il cui lavoro ha avuto un'enorme influenza sulla nostra vita quotidiana: come padre dell'informatica e dell'intelligenza artificiale e come eroe di guerra, è un autentico gigante". Eppure lo scienziato a cui si deve la decifrazione di Enigma, il codice usato dai nazisti durante la Seconda guerra mondiale e la "macchina di Turing", cioè il predecessore dei moderni computer, fu sempre denigrato in patria proprio per la sua omosessualità.

Genio perseguitato - Uno dei più grandi geni del nostro tempo, raccontato nel film "The Imitation Game" del 2014, preferì sottoporsi alla castrazione chimica piuttosto che rischiare il carcere e la perdita della cattedra di matematica a Manchester e morì a soli 41 anni, ancora non è chiaro se suicida o per un involontario avvelenamento da arsenico. Solo nel 2013 la Regina Elisabetta gli concesse la grazia postuma per la condanna inflittagli nel 1952 per la "grave indecenza" della sua omosessualità, considerata un reato nel Regno Unito fino al 1967.

Quasi mille candidati - La Banca Centrale aveva lanciato un concorso pubblico per la scelta dello scienziato per le nuove banconote, ricevendo oltre 227mila proposte per un totale di 989 candidati: una commissione aveva poi redatto una lista in cui oltre a Turing comparivano Mary Anning, Paul Dirac, Rosalind Franklin, William Herschel e Caroline Herschel, Dorothy Hodgkin, Ada Lovelace e Charles Babbage, Stephen Hawking, James Clerk Maxwell, Srinivasa Ramanujan, Ernest Rutherford e Frederick Sanger.

Ma restano le ombre - La scelta finale è caduta su Turing, ma rimane un lato oscuro in questa decisione: la banconota da 50 sterline è quella meno utilizzata dagli utenti e viene considerata come l'unità di valuta preferita da criminali e corruttori, tanto che ne era stata più volte proposta l'eliminazione pura e semplice.

Riabilitazione tardiva - In un editoriale pubblicato nel 2009 l'ex premier britannico Gordon Brown definì Turing "un vero eroe di guerra", sottolineando come senza il suo contributo l'andamento del conflitto avrebbe potuto essere molto peggiore per la Gran Bretagna. D'altra parte, quel contributo rimase sepolto per decenni dal segreto di Stato sull'intera operazione "Ultra", come venne battezzata dai militari.

Segreti militari - Il personale di Bletchey Park, il centro di ricerca per la decifrazione dei codici, si era infatti impegnato a mantenere il segreto sulle sue attività anche dopo la fine del conflitto. A confermarne l'esistenza, molti anni dopo, era stato uno storico, dando così finalmente il giusto riconoscimento a tutti i protagonisti della "battaglia dei codici", tra cui i matematici polacchi fuggiti in Francia prima e poi in Gran Bretagna e il cui lavoro era stato fondamentale per capire il funzionamento di "Enigma", la macchina per le codificazioni dei messaggi usata dai tedeschi e ritenuta assolutamente inviolabile.

Lo stesso primo ministro Winston Churchill, nella sua monumentale opera sulla Seconda guerra mondiale, non faceva ovviamente cenno all'esistenza di "Ultra": di fatto, l'utilizzo delle informazioni ottenute era stato limitato in modo da non far capire ai tedeschi che il loro codice era stato violato (tanto che fino alla fine i nazisti ritennero sicure le loro comunicazioni criptate) e ogni iniziativa militare basata su tali informazioni doveva essere autorizzata da Downing Street; una procedura non sempre rispettata dagli alleati statunitensi, il che portò a delle frizioni fra i rispettivi stati maggiori.

La macchina di Turing - Ma ancora prima, negli anni Trenta, Turing aveva pubblicato uno dei più importanti studi sulla computabilità - che conteneva appunto la sua "macchina universale" - e dopo la guerra lavorò sui primi prototipi di calcolatori mettendo a punto il celebre "test di Turing", in base al quale sarebbe stato possibile affermare se una macchina fosse altrettanto intelligente di un essere umano (ovvero da risultare indistinguibile da una persona in un test di domande e risposte a distanza).

Già nel 1966 venne istituito un "Premio Turing" assimilabile a un Nobel per l'informatica: trent'anni dopo il settimanale Time inserì Turing nella lista delle personalità più importanti del XX secolo e nel 2001 Manchester gli dedicò una statua, ma per il perdono ufficiale della autorità, che si erano sempre rifugiate dietro la presunta impossibilità di derubricare un reato che all'epoca faceva effettivamente parte del codice penale, dovettero passare altri dodici anni.

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