Nel frattempo, si tratta per gli arresti domiciliari cautelari in Italia alla 39enne, con l'applicazione eventualmente di misure come il braccialetto elettronico
Il caso Ilaria Salis è in cima all'agenda della sessione plenaria dell'Eurocamera di settimana prossima a Strasburgo. Gli eurodeputati dibatteranno sulla vicenda della cittadina italiana detenuta in Ungheria lunedì pomeriggio in Aula. "Fermo restando che per quanto riguarda il diritto penale è competenza degli Stati membri, l'Ungheria ha aderito alla convenzione europea dei diritti dell'uomo, dunque le condizioni di Ilaria Salis sono un problema che riguarda anche lo stato di diritto in Ungheria", ha spiegato l'eurodeputata del Pd Mercedes Bresso.
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Per l'eurodeputata dei Verdi, Rosa D'Amato, "aprire un dibattito sullo stato dei prigionieri in Ue è di per sé una buona cosa, inoltre è necessario difendere Ilaria come cittadina italiana indipendentemente dalle accuse". Si è espressa contrariamente alle interferenze europee nella questione invece la leghista Paola Ghidoni, che ha sottolineato come "non sia bello vedere una cittadina italiana in catene, ma il penale rimane competenza degli Stati e non ci può essere un'interferenza Ue". Del parere opposto invece l'eurodeputato del Movimento 5 Stelle, Mario Furore, che si è detto "deluso dalla risposta del portavoce della Commissione Ue sul fatto che non vengono commentati i singoli casi giuridici". Furore ha poi sottolineato che "quello di Ilaria è solo la punta di un iceberg sulle violazioni dello stato di diritto in Ungheria".
Nel frattempo, si tratta per gli arresti domiciliari cautelari in Italia a Ilaria Salis, con l'applicazione eventualmente di misure come il braccialetto elettronico. La notizia è stata riportata da Corriere della Sera e Repubblica. Il ministero della Giustizia sta lavorando a una relazione, da mettere a disposizione della difesa nei giorni prossimi, con la quale l'Italia si impegnerebbe a garantire 'la massima sicurezza' - scrive Repubblica - qualora alla donna fossero concessi gli arresti domiciliari in Italia. '"Braccialetto elettronico, vigilanza e impegno a farla partecipare a tutte le udienze del processo previste a Budapest" che, calendario alla mano, non finirebbe prima del 2025. Dopo tre istanze rigettate dal giudice ungherese con la motivazione del pericolo di fuga dell'imputata - spiega il Corriere della Sera - i legali sono in attesa di un supporto da allegare a una nuova domanda di domiciliari cautelari; in modo da poter offrire alla magistratura, direttamente dal governo italiano, garanzie tali da superare le ragioni dei dinieghi precedenti. Gli uffici di via Arenula sono al lavoro su questo.
Roberto Salis ha incontrato oggi, venerdì 2 febbraio, il presidente del Senato Ignazio La Russa. "Ringrazio il presidente La Russa, è stato un incontro amichevole ed empatico. Abbiamo piena convergenza sulla strategia da adottare e come famiglia siamo confindenti che la strada intrapresa sia quella giusta", ha affermato il padre della 39enne detenuta in Ungheria. "Adesso per il bene di Ilaria e per la difesa della sua dignità e dei suoi diritti - ha aggiunto - la famiglia chiede a tutti di smorzare i toni della polemica politica e preghiamo di cessare qualsiasi tentativo di strumentalizzazione del caso".