"METTEREMO GENTE E RISORSE"

Immigrati, Londra offre aiuto all'Italia

"No alle quote sui migranti, ma più risorse per l'Italia". Così il premier Cameron al termine dell'incontro bilaterale con Renzi

17 Giu 2015 - 22:02

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"Abbiamo bisogno di un approccio globale per lavorare con i vostri servizi di intelligence in Sicilia, dove noi metteremo gente e risorse per provare a interrompere i collegamenti" dal Nord Africa. Lo ha detto il primo ministro britannico David Cameron al termine dell'incontro bilaterale con Matteo Renzi a Expo. Ma la linea di Londra resta quella di fare pieno uso della clausola di esclusione di cui gode in materia di immigrazione.

Cameron ricorda l'impegno della Royal Navy nel Mediterraneo per le operazioni di soccorso e salvataggio, il programma di aiuti ai Paesi del Nord e del Corno d'Africa ed il contributo nella lotta ai trafficanti, anche col distaccamento di 007 in Sicilia.

"Ci sono posizioni anche diverse sulle singole scelte da adottare al prossimo Consiglio europeo", dirà Renzi commentando l'incontro, evidenziando tuttavia che "c'è la condivisione che questo problema non è solo italiano". Il meccanismo d'urgenza obbligatorio proposto dalla Commissione Ue per portare sollievo a Italia e Grecia - che secondo dati di Frontex del 2015 aggiornati a fine maggio si sono fatti carico di oltre 50mila migranti ciascuno, sul totale dei 150mila arrivi in tutta Europa - sarà di fatto il nodo più difficile da sbrogliare al tavolo del vertice dei leader del 25 e 26 giugno.

Nonostante un certo "ottimismo" iniettato dalle parole del Commissario Ue Dimitris Avramopoulos e dal ministro Angelino Alfano al termine del Consiglio Interni di martedi' a Lussemburgo, il ministro lettone Rihards Kozlovskis (presidenza di turno del Consiglio europeo) in un'audizione al Parlamento europeo è tornato a sottolineare le numerose divergenze sul dossier ed il ministro degli Esteri tedesco Frank-Walter Steinmeier ha osservato quanto "sia ancora lungo il lavoro da fare" per comporre le divisioni.

Se martedì i ministri dell'Interno dei tre Paesi Angelino Alfano, Bernard Cazneuve e Thomas De Maiziere si erano presentati assieme alla stampa, ora sono i capi delle diplomazie Gentiloni, Fabius e Steinmeier a far arrivare la loro voce all'unisono. In una lettera congiunta all'Alto rappresentante Federica Mogherini i tre ministri fanno pressing per "una politica della migrazione esterna più attiva e inclusiva. "Crediamo - scrivono - che sia giunto il momento che l'Ue finalmente si assuma la responsabilità e agisca ricorrendo a un ampio numero di strumenti ed enfatizzano l'importanza della decisione del Consiglio di organizzare l'operazione Eunavfor Med" per interrompere il modello di business dei trafficanti di vite umane nel Mediterraneo centro-meridionale "come parte di una risposta complessiva dell'Ue". Perché l'Ue deve "mostrare che a unirci non sono solo politiche e regolamenti, ma anche un insieme più importate di principi e valori".

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