Immigrazione, dopo gli scontri la polizia invia rinforzi sull'isola di Kos
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In risposta ai violenti incidenti di martedì giungono sul posto due unità delle polizia anti-sommossa e 12 agenti dell'unità immigrazione
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La polizia greca ha inviato un contingente supplementare di agenti sull'isola di Kos, nell'Egeo orientale, per aiutare le autorità locali a far fronte alle tensioni esplose martedì fra un migliaio di migranti e gli agenti del posto. In risposta agli incidenti, il capo dell'Elas, Dimitris Tsaknakis, ha disposto l'invio sull'isola di due unità delle polizia anti-sommossa e di 12 agenti dell'unità immigrazione. Intanto proseguono gli sbarchi.
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I nuovi agenti dovranno accelerare il processo di identificazione dei circa 7.000 immigrati presenti sull'isola e che per la maggior parte si ritiene siano siriani. Tsaknakis ha anche ordinato il trasferimento di circa altri 250 agenti che saranno dispiegati su altre isole dell'Egeo orientale come Lesbo e Samos, sulle quali pure sono arrivate nelle ultime settimane centinaia di rifugiati.
Ancora sbarchi - Altre decine di migranti provenienti dalla vicina Turchia sono sbarcati mercoledì mattina sull'isola. Almeno due gommoni sono arrivati poco prima dell'alba su una spiaggia nella zona di Psalidi e decine di uomini, donne e bambini si sono poco dopo incamminati sulla strada di quattro chilometri che conduce al capoluogo dell'isola, dove in giardinetti e parcheggi sono già accampati migliaia di altri rifugiati.