Immigrazione, Londra attacca Parigi Cameron chiude ai migranti di Calais
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Ancora morti nel tentativo di entrare in Inghilterra dall'Eurotunnel. Proposto l'invio di militari in Francia e la costruzione di un muro
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“La Gran Bretagna non diventerà un paradiso per i migranti”. Così David Cameron, primo ministro britannico. Da giorni si ripetono i tentativi di entrare nell'isola passando dall'Eurotunnel. Non sono pochi i migranti che perdono la vita nell'impresa (ieri notte, un immigrato somalo di 25-30 anni). Secondo la stampa inglese, la colpa sarebbe della Francia, inattiva su questo fronte. Da più parti si invoca lo schieramento di reparti militari alla frontiera.
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Una nuova battaglia di Calais, secondo la stampa d'oltremanica, quella che sta per scoppiare tra Regno Unito e Francia. Il motivo del contendere è il flusso di migranti che, partendo dalla località francese, cercano di “espugnare l'isola” (il gruppo Eurotunnel, che gestisce il collegamento ferroviario, parla di 37 mila migranti intercettati dall'inizio dell'anno).
Il tweet - Per il premier Cameron “La situazione a Calais è inaccettabile”, per questo ha chiesto al suo ministro dell'Interno Thesesa May di convocare un comitato anticrisi. L'atmosfera si fa sempre più tesa: a cavalcare l'onda anti-immigrazione non è solo Nigel Farage, leader del partito euroscettico Ukip, ma anche buona parte della stampa.
I giornali - Dal Telegraph, che esprime perplessità sulla efficacia delle misure poste in essere dalla Francia, al Daily Mail, che si scaglia contro i leader occidentali e il governo italiano (che disattende le normative UE sull'asilo). Tra le sue penne, c'è anche qualche nostalgico che inneggia al valore storico e simbolico dell'isolazionismo britannico, e conclude che, se gli inglesi sono riusciti a “sconfiggere Napoleone e Hitler non sarà qualche migliaio di migranti” esausti e poveri a piegare la Grande Inghilterra.
Un altro muro - C'è il timore di una vera e propria invasione, per arginare la quale si propone addirittura di inviare l'esercito e i reparti nepalesi dei Gurkha. Tra le soluzioni proposte ci sarebbe anche la costruzione di un muro lungo un chilometro e mezzo a Coquelles, nel nord-est della Francia, dove c'è l'ingresso del tunnel, per un valore di quasi 10 milioni di euro.